Corriere del Trentino

Aquila, esordio ok Shields travolgent­e Venezia si arrende

Semifinale, gara 1 a Trento. Ma Daye fa paura

- Stefano Frigo

TRENTO Uno a zero Aquila in trasferta (80 a 78 il risultato finale) e finale scudetto più vicina. La Dolomiti è reduce dal quattro a due imposto ad Avellino nel primo incrocio di playoff mentre i lagunari si sono sbarazzati per tre a zero di Cremona. Gara uno di semifinale si gioca in un Taliercio completame­nte esaurito ed è, che piaccia o meno, una sorta di rivincita dello scorso anno quando i veneti si aggiudicar­ono lo scudetto superando in finale proprio i bianconeri. A differenza di dodici mesi fa coach Maurizio Buscaglia può però contare su tutti gli effettivi. Nessun problema di organico neppure per Walter De Raffaele allenatore dei padroni di casa. Il tecnico umbro della Dolomiti Energia inizialmen­te opta per il quintetto tipo formato da Forray, Shields, Sutton, Silins e Hogue, i primi punti della serata per Trento sono firmati dal capitano argentino e a metà primo quarto Venezia è avanti 14 a 12 anche grazie ad uno spaesato Gutierrez. Daye è perfetto, Bramos non riesce a contenere la prepotenza fisica di Sutton, Hogue schiaccia per il 18 pari si torna in panchina con la Reyer avanti 25 a 23. Si torna sul parquet e Beto fa centro dal perimetro riportando avanti i suoi, Gutierrez non sbaglia dalla lunetta (29 - 25) ci pensano però Daye e Watt a fermare il parziale di sette a zero per i bianconeri (30 - 29). Shields in transizion­e non sbaglia dai 6.75 e Trento va sul più cinque (34 - 29), sempre il danese spacca in due la difesa orogranata (36 - 31) ma Venezia risponde presente e con Cerella rimette la freccia (37 - 36). Hogue segna e subisce il fallo, Daye e Shields si confermano di gran lunga i migliori in campo, si fa vedere Biliga sia in attacco che in difesa e a metà match la Dolomiti conduce 44 a 43. Neppure il tempo di tornare in campo che Sutton ricade in uno dei suoi soliti errori ‘di nervosismo’, tecnico e terzo fallo per lui, l’Aquila resta avanti (51 - 47) ancora grazie alla guardia danese che non sbaglia dalla distanza. I padroni di casa rimettono la testa avanti (57 - 53) con Peric e Cerella, le difese alzano l’intensità, la Dolomiti non va oltre un triste 65 percento dalla lunetta, Gutierrez é il solito ‘vorrei ma non posso’ ma anche Bramos é un fantasma. A tre quarti di partita il tabellone dice 62 pari grazie ad una tripla sulla sirena di Beto. Watt commette un ingenuo fallo in attacco e Trento va con Flaccadori (66 - 62) e un parziale di sette a zero ma Daye é infinto. Quando bussa l’ex Pesaro è sempre Shields a rispondere, ancora Flaccado- ri con una tripla per il più quattro (71 - 67), Haynes tiene in vita i suoi ( 71 - 70). Shields si conferma maiuscolo, Venezia sbaglia tutto dal perimetro poi però Bramos si ricorda di essere uno specialist­a per il meno uno casalingo (71 - 70). Sutton sbaglia da sotto canestro, De Nicolas perde una palla comica e un Shields infinito (26 punti per lui) non perdona. Ora c’è pochissimo tempo per ricaricare le batterie: si torna infatti in campo domani sera, stessa ora (20.45), stesso luogo (Taliercio) per gara due.

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Determinan­te Shavon Shields a canestro. Determinan­te la sua prestazion­e

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