Centrosinistra Strappo ricucito, nomi lontani
Alla fine lo strappo si è ricomposto. E ieri pomeriggio Lorenzo Ossanna e Simone Marchiori hanno varcato la soglia della sede del Pd. Per non far mancare la voce del Patt al vertice di coalizione convocato dal centrosinistra autonomista dopo la tensione della scorsa settimana. Un incontro, quello di ieri, che è servito soprattutto per dar voce alle preoccupazioni per la situazione nazionale e per l’eventuale «ingorgo» nell’agenda elettorale dei prossimi mesi. E il candidato presidente? Il Patt ha ribadito la sua linea, rilanciando il nome di Ugo Rossi. Mentre dal Pd si è fatta strada l’idea di tracciare un identikit del «candidato perfetto» (se ne riparlerà dopo l’assemblea di lunedì). Intanto, non è escluso che si organizzi una manifestazione a sostegno di Mattarella. «Si deve partire al più presto, mettendo sul tavolo l’idea del Trentino che vogliamo» ha sollecitato ieri intanto Rossi. Che ha chiarito: «Non è il Patt che esce dalla coalizione. Sono gli altri, semmai, che fanno riflessioni sul cammino di marcia».
E ieri a sedersi attorno al tavolo, in vista delle Provinciali, sono stati anche i partiti del centrodestra autonomista: Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Agire, Progetto Trentino (non c’erano Rodolfo Borga di Civica Trentina e Walter Kaswalder degli Autonomisti Popolari). «Abbiamo discusso dei temi, delle risposte da dare ai trentini e dei cambiamenti» ha spiegato a fine incontro il nuovo segretario della Lega Mirko Bisesti. Che ha assicurato: «Non abbiamo parlato di nomi di candidati presidenti». E sull’eventualità di un election day ha concluso: «Attendiamo sviluppi. È chiaro che se il periodo coinciderà, lo chiederemo, per una questione di costi».