Immigrati, confine blindato Controlli sui treni merci
Vienna e Baviera estendono le pattuglie trilaterali. Verifiche anche oltre il confine Borowik: l’obiettivo è evitare incidenti. Kickl vuole blindare anche la rotta balcanica
BOLZANO Se non arrivano i risultati allora si cambia. Negli ultimi mesi il passaggio dei migranti al Brennero si è ridotto ai minimi termini, almeno sui treni merci. Così Austria e Germania hanno deciso di modificare il dispositivo di controllo: le ispezioni avverranno non più tre ma cinque notti a settimana. E i controlli non si faranno più solo in Italia ma anche sul territorio austriaco. Non è ancora chiaro in che forma ma di certo saranno coinvolti anche poliziotti italiani che potrebbero operare sul territorio austriaco. Un giro di vite che non è assolutamente giustificato dalla situazione visto che i passaggi al Brennero sono in netto calo. Ma tanto la Baviera quanto l’Austria vogliono lanciare un messaggio all’opinione pubblica e ai paesi confinanti. Ovvero che dal Brennero non si passa più.
Fino a qualche mese fa il treno era il mezzo preferito dai migranti che volevano attraversare il confine. Inizialmente i viaggi della speranza avvenivano sugli eurocity poi, dopo l’attivazione delle pattuglie trilaterali, i migranti si sono spostati sui regionali. E infine sui treni merci.
Si infilano sotto le ruote dei rimorchi, accucciati in un anfratto di pochi centimetri. É li che lo scorso inverno una pattuglia mista ha trovato il piccolo Anthony, solo e semicongelato. Per bloccare questi passaggi sono state mobilitate delle apposite pattuglie trilaterali che, per tre notti a settimana, controllano i treni merci in transito al Brennero. Un sistema di controllo, attivato lo scorso autunno dopo che almeno due migranti sono morti lungo la ferrovia. Un sistema che però non ha dato grandi frutti. I migranti fermati sono pochissimi, massimo una ventina al mese.
Numeri che non hanno nulla a che vedere con le cifre di qualche anno fa quando la crisi era all’apice. Nel 2017 sono infatti stati intercettati 14.600 migranti sul confine tra Austria e Germania, mentre nei primi quattro mesi del 2018 solo 3.800. Le ragioni sono molteplici: da un lato gli accordi con la Libia fatti dall’ex ministro degli Interni, Marco Minniti hanno ridotto gli arrivi, dall’altra i migranti hanno scelto altri sistemi per tentare di passare la frontiera. Il flixbus, blabla car o altri sistemi ancora.
Ciononostante Austria e Germania hanno deciso di rafforzare i controlli al Brennero sui treni merci. Sia al Brennero sia a Kufstein. A dare l’annuncio è stato il portavoce della polizia di Monaco, Thomas Borowik sottolineando che l’obiettivo dichiarato è «fermare gli ingressi illegali sui treni merci ed evitare incidenti».
Il progetto era di estendere le pattuglie trilaterali anche al territorio austriaco. I controlli dunque non dovrebbero avvenire più solamente in Italia ma anche dal lato austriaco dove è già stato predisposto un binario speciale e pure una torretta per controllare i treni dall’alto e verificare se i teloni non sono stati strappati. Attualmente le pattuglie trilaterali operano per tre notti a settimana, dal mese di giugno i controlli dovrebbero avvenire cinque notti a settimana. In Italia, Austria e anche al confine di Kufstein.
Tra tre mesi si farà un primo bilancio del nuovo sistema di controllo e si deciderà se proseguire o se modificare il dispositivo. Il neo ministro degli interni di Vienna, Herbert Kickl, aveva subito annunciato di voler rafforzare i controlli alle frontiere per impedire l’accesso ai migranti. Finora non c’è stato bisogno di prendere misure drastiche ma Kickl vuole un dispositivo pronto a scattare in ogni momento «nel caso la situazione lo richieda». Ieri il ministro austriaco ha avuto una telefonata con i colleghi balcanici e ha annunciato un vertice in cui discutere i provvedimenti da prendere sulla rotta che attraversa l’ex Jugoslavia. Anche su quel lato si prevedono controlli rafforzati.
I numeri Nel 2017 a Kufstein sono stati intercettati 14.600 stranieri, quest’anno solo 3.800