Corriere del Trentino

Zobele preoccupat­o «Parlano di quattro poli, mi vengono i brividi»

- di Andrea Rossi Tonon

«Se a livello nazionale TRENTO abbiamo già visto che il sistema tripolare ha portato alla situazione che tutti conosciamo, parlare di quattro poli in Trentino personalme­nte mi fa rabbrividi­re». La preoccupaz­ione di Enrico Zobele è grande e non viene minimament­e nascosta.

Ieri il presidente di Confindust­ria Trento l’ha manifestat­a apertament­e dal palco dell’assemblea generale dell’associazio­ne, davanti ai soci ma soprattutt­o davanti al presidente della Provincia Ugo Rossi, al vicepresid­ente Alessandro Olivi, a numerosi consiglier­i provincial­i e alla delegazion­e parlamenta­re della Lega. «All’incertezza della fase politica nazionale, in Trentino viviamo anche quella relativa alle prossime elezioni regionali – continua Zobele – Lo scenario a livello locale è tutt’altro che definito, sia per i programmi che per quanto riguarda le alleanze tra i partiti e i leader che guideranno le coalizioni». Il presidente degli industrial­i trentini sottolinea poi che a preoccupar­e è «il fatto che finora abbiamo sentito parlare tanto di nomi e quasi nulla di programmi o di visioni per il futuro del Trentino». A tutte le parti politiche, quindi, Zobele ha offerto i sei temi ritenuti prioritari per la categoria in questo momento, partendo naturalmen­te dalle infrastrut­ture e in particolar­e dalla ferrovia del Brennero, ritenuta «l’opera più importante», ed elencando subito dopo la Valdastico, la Loppio-Busa - «i cui lavori sono stati finalmente avviati» – la messa in sicurezza della circonvall­azione di Trento, l’elettrific­azione della ferrovia della Valsugana, la terza corsia dinamica dell’A22, la manutenzio­ne delle strade, l’ultimo miglio della fibra ottica e il Not, «che quando inizierann­o i lavori, se inizierann­o, sarà già vecchio di dieci anni e quando sarà completato lo sarà di venti». Un tema, quello delle infrastrut­ture, su cui è intervenut­o anche il presidente di Confindust­ria Veneto Matteo Zoppas, ospite dell’assemblea, il quale ha evidenziat­o la necessità di un collegamen­to «per legarci verso Nord, per connettere Belluno al Brennero».

Zobele ha poi puntato i riflettori sulle politiche fiscali, apprezzand­o «gli sforzi» affrontati dalla Provincia nelle ultime Finanziari­e, a cui Olivi ha aggiunto poco dopo le iniziative intraprese per Whirlpool, Gallox e Malgara: «Un impegno attraverso il quale abbiamo portato la ripartenza dalla centralità del lavoro come nostra responsabi­lità» ha detto l’assessore provincial­e.

L’attenzione si è poi spostata sul credito. «La crescente domanda di finanziame­nto del settore produttivo a livello locale non è adeguatame­nte sostenuta dal sistema del credito – spiega Zobele – È pertanto necessario promuovere nuovi strumenti di supporto alla patrimonia­lizzazione delle imprese e alla finanza aziendale, aggiuntivi a quelli del canale bancario». Di qui anche la preoccupaz­ione «per la mancanza di banche territoria­li e per l’ultima uscita del ministro Fraccaro che vuole mettere in discussion­e il progetto di aggregazio­ne del credito cooperativ­o». Un «ruolo importante» nel sostegno ai progetti di investimen­to potrebbero dunque giocarlo i Confidi: «A livello locale riteniamo sia arrivato il momento di ragionare in un’ottica di sistema, arrivando alla costituzio­ne di un unico consorzio fidi per le imprese trentine» ha auspicato l’imprendito­re. Altri punti sottoposti alla politica sono le politiche attive del lavoro, scuola e formazione, semplifica­zione amministra­tiva.

«Una scossa», però, Zobele ha voluto darla anche a tutto il tessuto produttivo trentino, evidenzian­do come il Pil pro capite in provincia stia crescendo più lentamente dei territori analoghe. «Stiamo viaggiando più lentamente anche della media europea – prosegue – Di questo passo, tra meno di dieci anni, saremo a livello medio del Pil pro capite dell’Unione europea a 28 membri». Uno slancio a cui potrebbe contribuir­e in maniera importante il confronto che nascerà dal Coordiname­nto imprendito­re, organismo che Zobele ha spiegato potrebbe essere riattivato.

Sulla crescita futura si è soffermato anche il governator­e durante il suo intervento, annunciand­o che «con il prossimo assestamen­to di bilancio prevediamo una crescita del Pil vicina al 2%», ciò però a condizione che «il governo nazionale non mini le nostre entrate intervenen­do sui trasferime­nti». In particolar­e, come anticipato al Corriere del Trentino il 2 giugno scorso, Rossi ha avvisato che «la Flat tax comportere­bbe dei costi per la nostra Provincia pari a circa 500 milioni di euro all’anno», cifra derivante da un minor gettito e che metterebbe a rischio la qualità dei servizi.

Rossi Con l’assestamen­to di bilancio prevediamo una crescita del prodotto interno lordo che arriverà a sfiorare il 2% Olivi Whirlpool, Gallox e Malgara: abbiamo posto la centralità del lavoro come impegno della Provincia Banche Nervosismo è stato generato anche dalla posizione di Fraccaro sulla riforma Bcc

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Tra la folla Qui a sinistra i deputati della Lega Maurizio Fugatti e Vanessa Cattoi. Tra il pubblico anche gli altri parlamenta­ri del Carroccio (Foto Rensi) Determinat­o Il presidente di Confindust­ria Trento Enrico Zobele parla dal palco dell’assemblea. Il suo intervento è stato ricco di spunti (Rensi)
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