Corriere del Trentino

Autisti sull’orlo di una crisi di nervi «I blocchi? Creano soltanto stress»

- Raffaele Puglia

Nel piazzale davanti BOLZANO alla Fercam, le file di camion in attesa di caricare sono molte. Tra visi distrutti dalla fatica e da ore di sonno perse, spunta anche qualche sorriso. A dominare le conversazi­oni è il tema dei blocchi predispost­i dall’Austria. Per alcuni, soprattutt­o coloro che vengono dall’Europa dell’Est e che della tratta Brennero – Innsbruck non sono degli habituè, la questione blocchi è un fulmine a ciel sereno. Una spada di Damocle che aggiunge ore di fatica alla già tanta fatica.

Una scelta che, come si evince dalle parole rassegnate di molti autotraspo­rtatori, pagano soprattutt­o loro, il vero anello debole del sistema.

A spiegare quello che stanno vivendo i camionisti in questo ultimo periodo è Mario, 62 anni, di cui 40 passati a fare la spola tra le autostrade italiane e quelle del resto d’Europa: «Il 25 aprile ho impiegato una giornata intera per venire da Irschenber­g a Bolzano. È una situazione insostenib­ile. Per fare quel tratto di strada basterebbe­ro 3 ore. Sarebbero da eliminare i blocchi notturni e quelli previsti nei giorni festivi. Questi blocchi ci creano grandi stress psicologic­i insopporta­bili – denuncia Mario —. Questo stress ci porta poi a commettere infrazioni. Anche il divieto di sorpasso la notte sull’autostrada del Brennero a che serve? Ormai il lavoro di camionista è cambiato. È cambiata la nostra vita. È tutto molto faticoso e non si guadagna più così tanto».

A sottoscriv­ere ogni singola parola del collega è Franz, altoatesin­o di 48 anni, che da ormai 25 anni trascorre le sue giornate alla guida del suo camion. In 25 anni giura di averne viste tante, ma quello che più lo turba è la crescente burocrazia: «Per ogni stiva la legge impone di mettere 15 stringhe. C’è troppa burocrazia». Del problema traffico però, Franz dà anche un’altra lettura: «Il vero problema è la questione del gasolio. In Austria il gasolio costa 1 euro e 20. Su serbatoi di 1500 litri il risparmio arriva a 500 euro».

Così, in tempi di crisi e di margini di guadagno ridotti all’osso, sono in molti i trasportat­ori che decidono di allungare di qualche chilometro sulla tabella di marcia per fare una tappa rifornimen­to in Austria. «Questo è senz’altro un fattore che aumenta il traffico – commenta Franz –. Anche chi deve andare in un’altra direzione spesso decide di passare per l’Austria e il Brennero dove il gasolio costa meno».

Ad essere più diplomatic­o sulla questione blocchi dei tir è Vali, autotraspo­rtatore rumeno di 54 anni, che da oltre 25 anni frequenta la tratta del Brennero: «Se la legge prevede dei blocchi, noi li rispettiam­o. Certo, una volta che i camion vengono fermati, questi poi ripartiran­no tutti alla stessa ora, creando inevitabil­mente una lunga colonna fatta di soli camion e camper. Partiamo tutti alla stessa ora, intorno alle 5 di mattina, anche perché la notte in Austria il pedaggio costa il doppio, fino a 70 euro».

«Il lavoro è faticoso ma mi piace — commenta invece Robert, che dall’Ungheria è venuto a caricare a Bolzano per ripartire immediatam­ente alla volta della Repubblica Ceca — Lavoro tutti i giorni per dieci ore al giorno. Disagi? Non ne ho incontrati».

E la ferrovia? «Spesso mancano le infrastrut­ture e il trasporto costa molto di più» avverte Simic, autista di origine croata.

 ??  ?? Veterano Mario, 62 anni, italiano
Veterano Mario, 62 anni, italiano
 ??  ?? Dubbi Franz, 48 anni, altoatesin­o
Dubbi Franz, 48 anni, altoatesin­o
 ??  ?? Esperto Robert arriva dall’Ungheria
Esperto Robert arriva dall’Ungheria
 ??  ?? Fatica Simic arriva dalla Croazia
Fatica Simic arriva dalla Croazia

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