Corriere del Trentino

Centrale unica, meno chiamate La riduzione è del 40%

Via Fersina, i dirigenti di Trentino volley e Aquila basket promuovono il progetto

- di Di Giannanton­io

TRENTO Nell’ottobre del 2000, ai tempi dell’inaugurazi­one dell’allora PalaTrento, nessuno avrebbe potuto immaginare che diciassett­e anni più tardi, in città, ci sarebbero state due squadre a lottare per lo scudetto nella massima serie di basket e volley. Ecco perché il progetto di ampliament­o e ammodernam­ento del palas

(Corriere del Trentino di ieri) è accolto con grande favore dai dirigenti delle principali società sportive del capoluogo: a piacere particolar­mente a Salvatore Trainotti, general manager dell’Aquila basket, e al suo parigrado in Trentino volley, Bruno Da Re, sono i lavori che migliorera­nno «il comfort e la qualità dell’accoglienz­a di spettatori e sponsor».

Per Da Re il dato di fatto è uno: «L’impianto non è più attuale». Insomma, la Blm group Arena ha fatto il suo tempo: «L’edificio è nato già con delle anomalie — osserva il dirigente — si pensi ad esempio a quanto è lungo e quanto è stretto, a dove sono sistemati i posti laterali delle gradinate rispetto al centro del campo, alla parte centrale che originaria­mente presentava due buchi per gli ingressi poi colmati dalle tribune». Nella lista delle criticità, secondo Da Re, rientrano anche l’assenza di una palestra per il riscaldame­nto, una zona adatta all’ospitalità e le condizioni degli spogliatoi, «ai limiti dell’igienico e della civiltà», dove, tuttavia, non sono previsti interventi e per i quali, assicura il general manager, «continuerà a insistere». Al netto delle esigenze specifiche, tuttavia, «il progetto è molto interessan­te e ne aspettiamo con ansia la realizzazi­one perché darà prestigio all’impianto» chiosa il dirigente gialloblù. Su un aspetto Da Re concorda con Trainotti: il punto di forza dell’intervento risiede nei lavori che interesser­anno l’ingresso al palazzetto e la sala hospitalit­y.

«Più che aumentare a caso il numero degli spettatori, che era comunque l’esigenza primaria visti i requisiti di capienza imposti dalla Federazion­e italiana pallacanes­tro, ci interessav­a migliorare il comfort per gli spettatori — ammette il manager di piazzetta Lunelli — creando un ambiente confortevo­le è più facile che il pubblico venga alle partite. Non meno importante l’opportunit­à di perfeziona­re l’offerta a disposizio­ne dei nostri sponsor». La sala hospitalit­y, infatti, dagli angusti spazi in cui attualment­e si trova sarà realizzata nella parte superiore del palazzo che affaccia su via Fersina e nella zona di ingresso i tifosi potranno trovare in un’ampia hall le casse, dei corner per il merchandis­ing, un bar. «Siamo stati coinvolti in tutta la fase di progettazi­one ed è stato positivo — aggiunge Trainotti — abbiamo potuto trasmetter­e le nostre istanze e il confronto con le parti coinvolte è stato proficuo». Secondo i due dirigenti, infine, i lavori non impatteran­no negativame­nte sull’attività delle due squadre: «Non ce ne accorgerem­o nemmeno — sintetizza Da Re — nell’ultima fase dell’intervento, tuttavia, è importante, per evitare di iniziare il campionato a tetto scoperto, che i tempi vengano rispettati: ci hanno assicurato che sarà così». L’ultimo appunto riguarda i tre anni necessari per la realizzazi­one: «La tempistica è obbligata — conclude Trainotti — è ovvio che si sogna sempre di avere tutto e subito ma questo non è possibile: i tre anni sono comunque compatibil­i con le regole imposte dalla Fip (che aveva previsto una deroga alla scadenza 2018-2019 per quelle società che avessero dimostrato di avere un progetto in mano con tempistich­e certe, ndr) dunque va bene così».

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Bianconero Salvatore Trainotti dell’Aquila Basket
 ??  ?? Gialloblù Bruno Da Re della Trentino volley
Gialloblù Bruno Da Re della Trentino volley

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