De Laurentis: corro da solo contro il ciarpame
L’ex guida degli Artigiani presenta «Tre»: «Le coalizioni accettano solo gregari»
TRENTO Territorialità, responsabilità, economia: l’acronimo fa «Tre», come i punti di un programma, come le lettere iniziali della parola Trentino, come il nome del nuovo movimento coagulatosi attorno a Roberto De Laurentis «per spazzare via il ciarpame politico». Composto da persone con esperienze politiche diverse e che fanno o hanno fatto impresa, «Tre» creerà la sua lista in vista delle prossime elezioni provinciali correndo da solo perché «i gruppi esistenti accettano i gregari, i portatori d’acqua», ma non escludendo nessuno per eventuali alleanze: «Guardiamo a tutto ciò che non sia questo centrosinistra disastroso» chiarisce l’ex presidente degli Artigiani.
Ciò non toglie, tuttavia, «che se al suo interno c’è qualcuno che coltiva un’idea di Trentino vicina alla nostra se ne possa pure parlare» chiosa. Qual è questa visione? «Quella di un Trentino diverso dal familismo — spiega l’imprenditore — che sia dotato di un buon governo, cioè che lavora per tutti i territori non solo per quelli in cui si prendono più voti o da cui si proviene e dotato di un senso d’appartenenza lontano dalla politica del divide et impera portata avanti negli ultimi anni».
Concetti che De Laurentis declina in nuovi modelli di istruzione («dovrebbe orientarsi a costruire imprenditori») e sanità («i privati funzionerebbero meglio per certi servizi»), nel taglio alla burocrazia, in un ripensamento del welfare, «l’addormentamento dello spirito di chi dovrebbe cercarsi un lavoro». Ma anche nella valorizzazione delle piccole imprese «perché popolano i territori» e nel potenziamento delle infrastrutture «per far sì che il Trentino non diventi solo un asse da Rovereto a Trento». Sì al tunnel del Brennero e alla Valdastico, dunque? «Quest’ultima non esiste più per me – afferma De Laurentis – ma c’è un’autostrada che esce a Rovereto: rendiamo la città della quercia un polo logistico europeo riqualificando l’area ex Alumetal».
Non si sbilancia sui nomi dei suoi (cita solo l’imprenditore Paolo Ghedina di Rovereto e Claudio Ropelato, ex membro della giunta artigiana) ma sul quadro provinciale De Laurentis ha le idee chiare: «Se Lega e Cinque stelle si alleeranno anche sul territorio metteranno tutti in difficoltà — afferma — Un terzo polo dovrà esserci per forza con i movimenti di Cia, Borga, Kaswalder e gli altri partiti del centrodestra. Io candidato presidente di quest’area? Ritengo di aver qualcosa da dire e sono qui a dimostrarlo».