Circoscrizioni, crolla l’attività «C’è sfiducia»
Cala il lavoro istituzionale. Villazzano in controtendenza
TRENTO Organismi nati per coinvolgere nella gestione del bene comune i quartieri e i paesi che rientrano nel Comune di Trento, e per consultare chi li vive, le circoscrizioni si trovano ad affrontare un momento di crisi, il cui riflesso è visibile nel calo delle attività riportato nel rapporto circoscrizioni 2017. Gardolo, Meano, Bondone, Sardagna, Ravina-Romagnano, Argentario, Povo, Mattarello, Villazzano, Oltrefersina, San Giuseppe-Santa Chiara, Centro storico-Piedicastello.
Osservando i numeri che descrivono l’attività delle dodici circoscrizioni del capoluogo trentino, si nota un affievolimento della vivacità dei rispettivi consigli circoscrizionali. Diminuiscono in particolare le deliberazioni adottate dal consiglio circoscrizionale e le riunioni delle commissioni di lavoro. A Gardolo, il consiglio circoscrizionale ha adottato meno deliberazioni rispetto al 2016, soprattutto quelle riguardanti nuove proposte (12 in meno), programmi e attività. Accade anche nelle altre 11 circoscrizioni. Lo stesso si può dire delle commissioni di lavoro, a Gardolo riunitesi 8 volte rispetto alle 18 del 2016. Meno riunioni anche a Meano, Ravina-Romagnano, Argentario, Oltrefersina, San Giuseppe-Santa Chiara e Centro storico-Piedicastello, Mattarello e Sardagna. Così anche a Povo, che, insieme al centro storico, aveva il tasso di attività più elevato, ed è passata da 28 riunioni a 16. Aumentano solo in Bondone, dove a crescere sono anche le deliberazioni adottate dal consiglio circoscrizionale. A questo quadro, si accompagna una riduzione delle iniziative organizzate. Iniziative per la maggior parte a carico di associazioni della zona. In un qualche modo, infatti, l’assopimento delle circoscrizioni rispecchia la crisi dell’associazionismo.
La riduzione delle iniziative è molto evidente a Povo, in cui si sono organizzate 13 attività in meno rispetto al 2016; così come nel quartiere San Giuseppe-Santa Chiara, dove sono passate dall’essere 32 nel 2016 a 22 nel 2017, e a Gardolo, che ha perso attività volte a favorire la socializzazione. Fanno eccezione le circoscrizioni di Villazzano, Oltrefersina e Centro storico-Piedicastello. Villazzano — unica realtà a veder crescere le iniziative in materia di socializzazione, passate da 7 a 12 nell’arco di un anno — è anche una delle poche circoscrizioni particolarmente attive: come si vede dal rapporto, aumentano le deliberazioni del consiglio circoscrizionale (da 29 a 38), con nuove proposte e attività. In centro storico, poi, si è registrato il boom di attività culturali e del tempo libero. Si tratta di attività a contributo, che erano 42 nel 2016, 57 nel 2017, il numero più alto mai raggiunto dalla circoscrizione.
A risorse assegnate invariate rispetto all’anno precedente, corrisponde un fenomeno esemplare del calo dell’attività delle circoscrizioni: non tutti i quartieri le esauriscono. Diminuisce poi l’uso che viene fatto delle sale circoscrizionali, eppure aumentano i proventi per il loro utilizzo. Una nota dovuta al fatto che alcune circoscrizioni, negli ultimi anni, si sono allineate decidendo di far pagare l’affitto delle sale. Non in tutti i casi. «Se le associazioni organizzano iniziative pubbliche e gratuite — chiarisce Stefani — la sala viene prestata a titolo gratuito. Diversamente, quando ad esempio richiedono una sala per manifestazioni aperte ai soli soci, l’affitto va pagato».