Biancofiore: «Voti solo ai residenti, elezioni a rischio annullamento»
La deputata: chiunque potrà fare ricorso per incostituzionalità
BOLZANO «Se non si rimette mano alla normativa, le prossime elezioni politiche di Bolzano e Trento sono a rischio annullamento da parte di qualsiasi tribunale: ogni cittadino che non risiede in questi territori potrà fare ricorso per incostituzionalità».
Il pesante altolà — come era stato analogamente per la legge elettorale delle Comunali bolzanine — arriva dalla deputata Michaela Biancofiore (coordinatrice regionale di Forza Italia) ed è riferito al fatto che le suddette leggi elettorali limitino nella fattispecie la possibilità di essere eletti per l’Alto Adige al fatto di essere residenti in regione, e addirittura per il Trentino al fatto di esserlo in provincia.
«Le uniche limitazioni all’elettorato passivo possono essere quelle relative all’indegnità morale, all’incapacità civile o per effetto di sentenze penali come l’essere in odor di mafia — spiega Biancofiore — non certo per il fatto di risiedere o meno nel territorio in cui si vota. Ogni cittadino italiano si può candidare dove vuole e quindi anche fare ricorso se questo diritto fondamentale non gli è concesso».
Biancofiore spiega che oltre alla questione strettamente di principio — «su cui pendono già una trentina di sentenze che mi danno ragione in questo rilievo» — c’è anche da considerare il fatto che Forza Italia starebbe pensando di portare a candidarsi in loco persone «di spicco». Ergo: «Questo scoglio deve essere tolto al più presto».
Biancofiore lancia ombre anche sulla tempistica elettorale anticipata di diversi giorni per l’Alto Adige rispetto al Trentino, per motivi sembra legati al voto per corrispondenza: «Una manovra che sembra proprio fatta per creare problemi ai partiti nazionali come il mio che devono rap- portarsi con le segreterie nazionali, che in estate perlopiù chiudono».
Per quanto riguarda l’ipotesi di una lista di coalizione del centrodestra che veda al suo interno anche la Lega, gli spiragli sembrano limitarsi, dopo il caso trentino.
«Siamo aperti al dialogo, io stessa ho trovato in aeroporto Matteo Salvini e lui mi ha confermato che valuterà l’opportunità di una lista di coalizione in Alto Adige — spiega Biancofiore — ma non accettiamo
L’altra accusa La tempistica diversa tra Bolzano e Trento penalizza i grandi partiti e pone dubbi inquietanti
imposizioni del tipo “prendere o lasciare” come è avvenuto in Trentino, dove è stato imposto il candidato della Lega come candidato di spicco del centrodestra. Fugatti deve dire chiaramente cosa vuole fare e con chi»