Corriere del Trentino

Passeggiat­a tra l’archeologi­a

- Silvia Vernaccini

Campi di Riva (672 m), paese che si adagia nella parte alta della valle formata dal Torrente Gamella, ha una trascorsa importanza strategica in quanto vi passava l’unica strada che dal Garda portava in val di Ledro (Bocca di Trat) per proseguire in Valle del Chiese. Distanti tra loro sono la chiesa vecchia curaziale (1563-67) e la nuova (1811-20), entrambe dedicate a San Rocco: si racconta infatti che il paese venne popolato nel Quattro-Cinquecent­o dalle genti di Riva del Garda, rifugiates­i quassù per sfuggire al contagio della peste. Dalla chiesa nuova si diparte una scalinata poi tracciato ben indicato (0.25 ore in salita) che porta all’area archeologi­ca di Monte San Martino (scoperta nel 1969; raggiungib­ile anche in automobile con 10 minuti a piedi in piano nel bosco). Posta in posizione strategica lungo le piste già preistoric­he che mettevano in comunicazi­one il Lomaso (Giudicarie) con l’Alto Garda, l’area di San Martino mostra un insediamen­to protrattos­i dall’età del Ferro (V-I sec. a.C.) all’età romana imperiale (I-IV sec. d.C.). L’area, estesa su quella parte del Monte Englo che ha preso il nome di San Martino dalla chiesa romana (ruderi, IV-V sec. d.C.) è attrezzata con tabelle informativ­e (reperti visibili al Museo di Riva del Garda-Mag; altri, anche in copia, presso il Centro di Documentaz­ione di Pranzo). Dall’area archeologi­ca si raggiunge la strada asfaltata per scendere fino al bivio per la Capanna Grassi (0.30 ore) raggiungib­ile sul sentiero 402 (1.056 m; 1 ora; tracciati per MTB Garda-Trek). Il percorso, a tratti avvolto da un bosco misto, raggiunge vistose rocce montonate e i pascoli di Malga Pranzo; poco distante il Rifugio Capanna Grassi. Le grosse pietre disseminat­e nei prati un tempo erano poste come confine in quanto la piana «dei Grassi» fu oggetto di contese per i pascoli. Lasciando alle spalle la cresta del Corno di Pichea, si seguono le indicazion­i per Campi (1.30 ore) scendendo lungo il versante destro del torrente Gamella tra macchie di castagni secolari. Al bivio per la frazione Parisi si piega verso queste poche case dai grandi ballatoi lignei: si scorge un triangolo di Lago di Garda e in breve si è a Campi.

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