L’ex questore D’Ambrosio sarà capolista
Come previsto, il candidato capolista di Fratelli d’Italia sarà Massimo D’Ambrosio, questore di Trento fino a neanche una settimana fa. Con lui, in ticket, l’imprenditrice Francesca Gerosa. «È stato il senatore Andrea De Bertoldi a cercarmi e trovando piena congiunzione tra i miei valori e quelli di Fratelli d’Italia, ho deciso di candidarmi» spiega D’Ambrosio. A unire l’ex questore e il partito politico guidato da Giorgia Meloni è, ça va sans dire, la sicurezza. «Dopo 45 anni in polizia ai massimi livelli sono sicuro di poter dare un contributo importante. Il centrosinistra si è adagiato su vecchie posizioni e la cultura della tolleranza e del buonismo non ha aiutato. Se governeremo, intendo adoperarmi da politico, dopo averlo fatto da tecnico, per migliorare non solo la sicurezza percepita dei trentini ma anche quella reale» - dichiara D’Ambrosio. Con quali strumenti? Anzitutto, rivedendo l’organico: «Per avere più uomini in strada, bisogna assumerne di più. Noi scontiamo un corpo di polizia dall’età molto alta, abbiamo bisogno di giovani che vadano a reintegrare chi è già andato in pensione o chi è prossimo ad andarci». E ricorda: «Posso assicurare che gli agenti trentini sono i migliori». Ma, come noto, proprio sul tema sicurezza sono già piovute in capo a D’Ambrosio diverse critiche e proprio dall’area di centrodestra. Non ultimo il coordinatore provinciale di FI, Maurizio Perego, che riferendosi al suo discorso di commiato dalla Questura ha stigmatizzato lo scarso impegno per il capoluogo e ha canzonato D’Ambrosio augurandogli «una buona pensione». «Non mi curo delle critiche, specie di quelle fatte da chi non conosco. Credo, in ogni caso, che dipendano da una situazione di malessere generale più che dal mio specifico operato» risponde D’Ambrosio.A tuonare sul contesto è, invece, il senatore De Bertoldi che afferma: «Abbiamo voluto l’ex questore perché rappresenta tutto ciò in cui crediamo: onestà, meritocrazia, professionalità. Vogliamo portare rinnovamento al Trentino, distinguendoci dal folclore con cui il centrosinistra autonomista ha governato in questi anni, spartendosi le poltrone». Nella lista che sta andando a comporsi, compaiono già Patrizia Strano, Maurizio Tosadori, Fabrizio Borga, Ettore Zampiccoli. «Nomi che consentiranno a Fugatti di potersi circondare in giunta di persone competenti», conclude De Bertoldi.