Uez: «Dimissioni? Subito, se Rossi me lo chiedesse»
TRENTO L’emorragia che sta scuotendo ciò che resta del centrosinistra autonomista non ha contagiato l’assessore allo sport del Comune di Trento Tiziano Uez, che proprio ieri ha ribadito la sua fedeltà al Patt di Ugo Rossi.
Assessore Uez, qual è la sua percezione in merito a questa strana campagna elettorale?
«Il primo aggettivo che mi viene in mente, quando penso che a cinquanta giorni dal voto ci sono partiti che non sanno ancora cosa fare è «incredibile», perché è una situazione così surreale che fatico a crederci».
Ma voi stelle alpine come state vivendo la rottura della coalizione?
«Noi del Patt abbiamo accettato le scelte del Pd e ora corriamo da soli, con normalità».
Agli — ormai ex — alleati che hanno visto il vostro fare quadrato intorno al nome di Rossi una sorta di ricatto, cosa risponde?
«Con il rovescio della domanda, ovvero chiedendo loro di motivare il “perché non lui”. Come assessore alla sanità prima e presidente della provincia poi, infatti, Rossi ha lavorato bene, senza che gli si possano muovere addebiti specifici».
Sta dicendo che il disaccordo sul nome è solo la punta dell’iceberg?
«Esatto, qualora gli alleati fossero arrivati al tavolo indicando come alternativa un fuoriserie, un candidato con una marcia in più — insomma il Bill Gates di turno — noi del Patt saremmo stati i primi a prendere in considerazione la proposta e a valutarla liberamente e con serietà. Ma opporsi alla ricandidatura di Rossi a priori, senza un piano b, è l’atteggiamento di chi cerca rotture, non soluzioni. Ed essere arrivati a questo punto è un peccato, perché non fa bene a nessuno».
La disgregazione del centrosinistra autonomista avrà ripercussioni sulle alleanze di governo dei territori, per esempio nella giunta comunale di Trento?
«Non sono un indovino, perciò non sono in grado di confermare o smentire se la giunta terrà fino alla sua scadenza naturale nel 2020. Però credo due cose. Innanzitutto, che il nostro compito principale sia quello di dare risposte e risultati concreti alle esigenze dei cittadini e in secondo luogo che la giunta abbia apprezzato il lavoro fatto in questi anni da me e dall’altro assessore del Patt ( con delega per le politiche economiche e agricole, i tributi e il turismo, ndr) Roberto Stanchina».
Ma se Rossi le chiedesse di uscire dalla giunta, lei come si comporterebbe?
L’analisi Sbagliato lo stop dei dem al presidente senza avere un piano «b» da presentare
«Non mi sembra che il partito abbia ancora optato per una soluzione di questo tipo, ma qualora lo facesse io non avrei dubbi e mi dimetterei seduta stante, anche domani stesso».