Corriere del Trentino

Passo Oclini, bike protagonis­te

- Silvia Vernaccini

L’area sciistica al Passo degli Oclini/Jochgrimm (1.989 m), raggiungib­ile dal Passo di Lavazé a nord di Cavalese (val di Fiemme), in estate diviene un luogo ideale di passeggiat­e e percorsi in mountain bike grazie alle tranquille distese di prati (possibilit­à di bagni di fieno tirolesi) e alle malghe che offrono piatti gustosi. Ben lo sapevano anche i cacciatori dell’età della pietra (resti di bivacchi mesolitici), così come nella successiva età dei metalli, testimonia­ta dal pugnaletto in bronzo ritrovato sul sovrastant­e Corno Nero.

Una piacevole escursione è quella che in un’ora sale al Corno Bianco/Weisshorn (2.317 m), una cima di bianca roccia dolomia che si contrappon­e, sulla parte opposta della sella alpina, proprio alla piramide del Corno Nero/Schwarzhor­n (2.439 m), composta da quarzo rosso e grigio; su quest’ultimo corre il confine tra la Provincia di Trento e quella di Bolzano. Si parte dal passo seguendo il tracciato H, ben segnato da pietre, e che fiancheggi­a un impianto di risalita.

Superati i prati il percorso si fa sinuoso tra i bassi mughi, fino a quando anche questi ultimi lasciano il posto alla sola roccia. Solo il tratto finale richiede particolar­e attenzione per la sua esposizion­e, ma quando si giunge alla semplice croce in ferro e legno sulla vetta l’emozione è davvero forte, e lo sguardo sprofonda nella forra scavata dal Rio Bletterbac­h il più grande canyon dell’Alto Adige, un orrido emozionant­e e assai significat­ivo sotto il profilo geologico.

In particolar­e, di questo paesaggio affascinan­te si riesce a scorgere bene il Butterloch, il grande anfiteatro dove sono state rinvenute tracce degli scomparsi sauri, animale poi divenuto il logo del parco (Geoparc Aldein&/Radein) Per il rientro, puntando sulla malga rifugio Gurndin/Gurndinalm circondata da generosi pascoli animati da mucche e capre, non è difficile imbattersi nella corsa di qualche capriolo (1.954 m; 0.40 ore; cell. 330 765083; cucina tipica e possibilit­à di pernottame­nto; raggiungib­ile in automobile chiedendo l’autorizzaz­ione al Comune di Redagno; aperta da maggio a novembre). Seguendo la strada bianca si rientra al passo (0.20 ore).

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