Passo Oclini, bike protagoniste
L’area sciistica al Passo degli Oclini/Jochgrimm (1.989 m), raggiungibile dal Passo di Lavazé a nord di Cavalese (val di Fiemme), in estate diviene un luogo ideale di passeggiate e percorsi in mountain bike grazie alle tranquille distese di prati (possibilità di bagni di fieno tirolesi) e alle malghe che offrono piatti gustosi. Ben lo sapevano anche i cacciatori dell’età della pietra (resti di bivacchi mesolitici), così come nella successiva età dei metalli, testimoniata dal pugnaletto in bronzo ritrovato sul sovrastante Corno Nero.
Una piacevole escursione è quella che in un’ora sale al Corno Bianco/Weisshorn (2.317 m), una cima di bianca roccia dolomia che si contrappone, sulla parte opposta della sella alpina, proprio alla piramide del Corno Nero/Schwarzhorn (2.439 m), composta da quarzo rosso e grigio; su quest’ultimo corre il confine tra la Provincia di Trento e quella di Bolzano. Si parte dal passo seguendo il tracciato H, ben segnato da pietre, e che fiancheggia un impianto di risalita.
Superati i prati il percorso si fa sinuoso tra i bassi mughi, fino a quando anche questi ultimi lasciano il posto alla sola roccia. Solo il tratto finale richiede particolare attenzione per la sua esposizione, ma quando si giunge alla semplice croce in ferro e legno sulla vetta l’emozione è davvero forte, e lo sguardo sprofonda nella forra scavata dal Rio Bletterbach il più grande canyon dell’Alto Adige, un orrido emozionante e assai significativo sotto il profilo geologico.
In particolare, di questo paesaggio affascinante si riesce a scorgere bene il Butterloch, il grande anfiteatro dove sono state rinvenute tracce degli scomparsi sauri, animale poi divenuto il logo del parco (Geoparc Aldein&/Radein) Per il rientro, puntando sulla malga rifugio Gurndin/Gurndinalm circondata da generosi pascoli animati da mucche e capre, non è difficile imbattersi nella corsa di qualche capriolo (1.954 m; 0.40 ore; cell. 330 765083; cucina tipica e possibilità di pernottamento; raggiungibile in automobile chiedendo l’autorizzazione al Comune di Redagno; aperta da maggio a novembre). Seguendo la strada bianca si rientra al passo (0.20 ore).