Corriere del Trentino

Los von Rom

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Oggi Rai 3 ricostruir­à il bombardame­nto della Portela, quello di 75 anni fa, con il contributo del giornalist­a storico Luigi Sardi: la ricostruzi­one di una distruzion­e. E oggi, dopo tanti anni, stiamo rischiando di subire un nuovo bombardame­nto: quello delle forze politiche romane che vogliono porsi alla guida della nostra terra. Se ciò malaugurat­amente avvenisse, sarà una distruzion­e dei nostri valori, cioè dell’Autonomia, della democrazia e della nostra storia, per la cui ricostruzi­one non basterà certo una trasmissio­ne televisiva. Infatti, il centralism­o autocrate che comanda a bacchetta il presidente del consiglio dei ministri non rinuncerà certo a telecomand­are il governo di una entità, la nostra Provincia, la cui popolazion­e ammonta grosso modo a quella di un municipio della capitale.

Autonomia, darsi le regole da se stessi: e tanto più al centro manca la democrazia vera, tanto più in periferia maturano istanze autonomist­e. Questo è stato riscontrat­o e affermato alcuni decenni fa da Hans Kelsen filosofo austriaco del diritto. E a Roma certo mancherà la democrazia se sarà introdotto il referendum propositiv­o senza quorum; l’obbligo della calendariz­zazione urgente per il Parlamento; il vincolo di mandato per i parlamenta­ri. Infatti questa democrazia diretta sarà guidata dai pochi gestori delle reti web, che già adesso, più volte, hanno pubblicame­nte dichiarato che «presto non servirà più avere un Parlamento». Loss von Rom, si inneggiava anni fa a Bolzano. Mi pare che oggi, sia pure non in senso separatist­a, anche noi si debba inneggiare allo stesso modo. Inneggiare e agire, per non buttare alle ortiche l’eredità di don Lorenzo Guetti, l’ideatore e fondatore della Cooperazio­ne, primo esempio di Autonomia nel senso di assunzione diretta della responsabi­lità, come pure l’eredità di moltissimi altri dopo di lui fra i quali cito — uno per tutti — Alcide Degasperi.

Loss von Rom, se Roma significa distrarre le menti con il falso problema degli immigrati e non fare nulla per bloccare l’emigrazion­e dei nostri migliori cervelli. Loss von Rom se Roma significa la «politica del pretesto» per scatenare guerre xenofobe, antieurope­iste, anti equilibrio di bilancio. Loss von Rom se Roma significa reintrodur­re il servizio miliare obbligator­io (fra l’altro, la sola risistemaz­ione delle caserme costerebbe 17 miliardi di euro); Loss von Rom soprattutt­o se ciò significa rinunciare a pensare e a decidere in proprio.

Come tentare di organizzar­e una contraerea adeguata ad abbattere i nuovi bombardier­i che stanno facendo rotta su di noi? Tutte le forze politiche intelligen­ti si coalizzino, individuin­o un leader rinunciand­o — ognuno — ai personalis­mi, ai rancori, alle ripicche: a forze congiunte, si può ancora preservare la nostra Autonomia e la democrazia da un nuovo, devastante bombardame­nto. Riccardo Lucatti,

presidente « Restart Trentino»

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