La maternità e le sue facce Donne al centro della scena
«Gli darà quattro figli, nessuno, uno. Ingenua, ma è un’ottima consigliera. Debole, ma sosterrà. Non ha la testa sulle spalle, però l’avrà (…) Dove è che corre, non sarà stanca?Ma no, solo un poco, molto, non importa». Rapide pennellate che restituiscono il ritmo delle sue corse quotidiane per incastrare i tanti impegni in diversi ambiti: è il Ritratto di donna delineato da Wisława Szymborska, premio Nobel per la letteratura. Differenti aspetti dell’essere donna sono indagati anche dalla rassegna Donne al centro della scena, organizzata dall’assessorato alle pari opportunità in collaborazione con il servizio attività culturali della Provincia di Trento, che tra aprile e dicembre attraverso lo sguardo dell’arte propone degli approfondimenti attorno allo sfaccettato universo del femminile. Si tratta di un fitto calendario composto da quaranta appuntamenti, soprattutto teatrali e da quattro incontri letterari con le autrici che prendono il via domani portando al centro della riflessione il tema delle pari opportunità e la loro esperienza di donne e scrittrici. Sarà la due volte campionessa olimpionica Antonella Bellutti ad aprire domani alle 18 a Trento, presso la Biblioteca pari opportunità, in via Romagnosi 7, il primo di quattro incontri, presentando il suo La vita è come andare in bicicletta (Sonda). Bellutti affronterà in particolare il tema dell’alimentazione legata all’attività agonistica.
Seconda tappa mercoledì 12 — stesso luogo e stessa ora per questo e per i successivi appuntamenti — con Luna di zucchero di Sarah Carrozzini (Minerva). Il romanzo narra la storia di Eleonora una ragazza che in seguito a un dramma familiare si trasferisce con i genitori a Sopramonte, vicino a Trento. Qui conosce Marco e dalla loro breve relazione nasce Ruben. Marco, ignaro di questa paternità, prosegue la sua esistenza tra mille peripezie e un evento drammatico che cambierà per sempre la sua vita.
Si prosegue il 20 con il punto di vista di Isabella Bossi Fedrigotti, editorialista del Corriere della Sera, mentre la conclusione l’11 ottobre è affidata a Chiara Valentini, che interverrà sul suo O i figli o il lavoro (Feltrinelli). Approfondirà uno dei temi che ancora oggi mette la donna di fronte a una scelta: «Qualcuno l’ha paragonata a un campo di battaglia. È la maternità delle donne che lavorano e vorrebbero continuare a farlo senza subire stress e umiliazioni anche quando scelgono di mettere al mondo un bambino. In Italia, invece, come in nessun altro paese europeo, lavoro e maternità rischiano di diventare parole inconciliabili» si legge in proposito nel risvolto di copertina.