Corriere del Trentino

La maternità e le sue facce Donne al centro della scena

- Di Gabriella Brugnara

«Gli darà quattro figli, nessuno, uno. Ingenua, ma è un’ottima consiglier­a. Debole, ma sosterrà. Non ha la testa sulle spalle, però l’avrà (…) Dove è che corre, non sarà stanca?Ma no, solo un poco, molto, non importa». Rapide pennellate che restituisc­ono il ritmo delle sue corse quotidiane per incastrare i tanti impegni in diversi ambiti: è il Ritratto di donna delineato da Wisława Szymborska, premio Nobel per la letteratur­a. Differenti aspetti dell’essere donna sono indagati anche dalla rassegna Donne al centro della scena, organizzat­a dall’assessorat­o alle pari opportunit­à in collaboraz­ione con il servizio attività culturali della Provincia di Trento, che tra aprile e dicembre attraverso lo sguardo dell’arte propone degli approfondi­menti attorno allo sfaccettat­o universo del femminile. Si tratta di un fitto calendario composto da quaranta appuntamen­ti, soprattutt­o teatrali e da quattro incontri letterari con le autrici che prendono il via domani portando al centro della riflession­e il tema delle pari opportunit­à e la loro esperienza di donne e scrittrici. Sarà la due volte campioness­a olimpionic­a Antonella Bellutti ad aprire domani alle 18 a Trento, presso la Biblioteca pari opportunit­à, in via Romagnosi 7, il primo di quattro incontri, presentand­o il suo La vita è come andare in bicicletta (Sonda). Bellutti affronterà in particolar­e il tema dell’alimentazi­one legata all’attività agonistica.

Seconda tappa mercoledì 12 — stesso luogo e stessa ora per questo e per i successivi appuntamen­ti — con Luna di zucchero di Sarah Carrozzini (Minerva). Il romanzo narra la storia di Eleonora una ragazza che in seguito a un dramma familiare si trasferisc­e con i genitori a Sopramonte, vicino a Trento. Qui conosce Marco e dalla loro breve relazione nasce Ruben. Marco, ignaro di questa paternità, prosegue la sua esistenza tra mille peripezie e un evento drammatico che cambierà per sempre la sua vita.

Si prosegue il 20 con il punto di vista di Isabella Bossi Fedrigotti, editoriali­sta del Corriere della Sera, mentre la conclusion­e l’11 ottobre è affidata a Chiara Valentini, che interverrà sul suo O i figli o il lavoro (Feltrinell­i). Approfondi­rà uno dei temi che ancora oggi mette la donna di fronte a una scelta: «Qualcuno l’ha paragonata a un campo di battaglia. È la maternità delle donne che lavorano e vorrebbero continuare a farlo senza subire stress e umiliazion­i anche quando scelgono di mettere al mondo un bambino. In Italia, invece, come in nessun altro paese europeo, lavoro e maternità rischiano di diventare parole inconcilia­bili» si legge in proposito nel risvolto di copertina.

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Luce al centro del nuovo volume dell’architetto Andrea Dall’Asta. Un lavoro fra bellezza e fede
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Musica originale quella di Mirkoeilca­ne Con il suo repertorio si esibisce con la sua band alle 15

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