Vigili allertati. Segnalazioni anche in Procura
Vaccini, diffide consegnate il comitato valuta denunce
Il documento è stato consegnato nelle mani dei genitori, quindici su quasi 15.000 iscritti alle materne, che anche ieri mattina hanno portato i figli all’asilo nonostante non siano in regola con le vaccinazioni obbligatorie. Con la diffida firmata dalla dirigente Livia Ferrario, il Dipartimento della conoscenza provinciale intima alle famiglie di «non reiterare tali comportamenti in difformità alla normativa vigente». Il testo è stato inviato anche a Procura e commissariato del governo.
TRENTO Il documento è stato consegnato nelle mani dei genitori, quindici su quasi 15.000 iscritti alle materne, che anche ieri mattina hanno portato i figli all’asilo nonostante non siano in regola con le vaccinazioni obbligatorie. Con la diffida firmata dalla dirigente Livia Ferrario, il Dipartimento della conoscenza provinciale intima alle famiglie di «non reiterare tali comportamenti in difformità alla normativa vigente». Per competenza, il testo è stato inviato anche a Procura e commissariato del governo. Pronta la replica del comitato Uniti per Oviedo, che appoggia i genitori critici verso la legge Lorenzin. «Ci riserviamo di rispondere per le vie legali, sono ancora moltissimi i bambini a cui è negato l’accesso a scuola in modo illegittimo in mancanza di un provvedimento nominativo di non ammissione» replica l’avvocatessa Sara Graziadei. Ma lo scontro si sposta sulla presenza o meno, segnalata dalla stessa Graziadei, di «alcune scuole paritarie» che farebbero entrare i bambini «senza esclusioni».
In questa prima settimana di apertura delle materne in Trentino, la prima con l’applicazione del divieto per i non immunizzati previsto dalla legge Lorenzin, le sorprese non sono mancate. Anche perché dal fronte romano si accavallano segnali opposti a livello parlamentare. Mentre mercoledì scorso si era avuta la cancellazione dal decreto Milleproroghe (da convertire in legge) della norma che avrebbe tolto i divieti di accesso per i non immunizzati da scuole e asili, ieri è stato depositato un nuovo emendamento che dà valore all’autocertificazione, che però ha senso soprattutto nelle regioni (non il Trentino) dove l’anagrafe vaccinale non è digitale. A parte le novità romane, in provincia la quarta giornata di apertura delle materne è trascorsa all’insegna «della normalizzazione», come precisa Ferrario. Le diffide emesse dal Dipartimento della conoscenza sono state consegnate a quindici genitori e a queste si aggiungono quelle firmate dal comandante della polizia locale dell’Alta Valsugana Flavio Lucio Rossio. Se i genitori continueranno a portare i figli all’asilo «in assenza dei requisiti di prevenzione vaccinale», intima Rossio, il comando informerà la Procura per il reato di mancata ottemperanza dei provvedimenti dell’autorità ed «eventualmente» per quelli di resistenza a pubblico ufficiale e abbandono di minore. Intanto, alla linea «pro-vax» si aggiunge l’avvocato Alexander Schuster che ha pubblicato su Facebook il formato di una lettera «con cui un genitore che crede nei vaccini e nella legge può far sentire la propria voce alle istituzioni».
Si parla poi del presunto mancato rispetto degli obblighi in alcune paritarie. «Segnalo inoltre — afferma Graziadei — che in alcune scuole private presenti sul territorio tutti i bambini accedono serenamente, senza esclusioni». A sua volta replica Ferrario: «A noi questo non risulta dai controlli e dalle comunicazioni delle scuole paritarie e dei nostri circoli provinciali. Sarebbe però una cosa grave e se confermata ci auguriamo che venga denunciata».
Rossio Se continueranno a portare i figli non vaccinati saremo costretti a segnalare il fatto in procura
La dirigente In alcune scuole paritarie entrano tutti? Sarebbe un fatto gravissimo, ma a noi non risulta