La ricetta del professore «Evitare la ripetizione» L’alunna: luogo di amicizia
Anche gli insegnanti sono pronti a ricominciare un nuovo anno, soprattutto i più giovani. Alessandro Anthony Gazzoli, classe 1986, ne è un valido rappresentante: ha conseguito un dottorato di ricerca in Letteratura italiana all’università di Trento, collabora col Seminario internazionale sul romanzo, si occupa di narrativa italiana del secondo Novecento e nel 2016 è stato nominato docente di ruolo. «Sono da poco nella scuola — spiega Gazzoli — e il mio metodo si sta formando: cerco di fornire basi solide nelle discipline e occasioni di divertimento realizzando audiolibri, videoriassunti, fumetti. Lo scorso anno, con la III C di Tuenno, abbiamo girato un mediometraggio sull’omertà, di cui i ragazzi hanno curato ogni aspetto». Oltre alla didattica per Gazzoli c’è anche altro da ripensare nella scuola: «Nei colleghi cerco sempre stimoli contro la ripetizione per inerzia delle lezioni. La scuola trentina si distingue per strutture, risorse e collaborazione con il territorio; alle volte, però, le risorse si disperdono in un numero eccessivo di progetti, non sempre incisivi. Io snellirei la macchina burocratica (meno riunioni, più formazione) e la rigidità delle classi (maggiori occasioni laboratoriali). Dal prossimo anno insegnerò a Cles al Centro Eda, rivolto ad adulti che frequentano la terza media o agli stranieri che vogliono imparare l’italiano. Un altro mondo, che sono curioso di conoscere».