Corriere del Trentino

Fugatti polarizza il voto «È una corsa a due La priorità? Sicurezza»

Il leghista: «La corsa è a due, l’uomo da battere è l’ex senatore»

- Di Silvia Pagliuca

TRENTO Maurizio Fugatti, candidato del centrodest­ra trentino, da ieri ha più chiaro chi saranno i suoi sfidanti: l’uscente Ugo Rossi, per ora in corsa solitaria con il Patt, il dem Giorgio Tonini, sostenuto dalla neocostitu­ita Alleanza (già orfana di Carlo Daldoss) e il pentastell­ato Filippo Degasperi. «Per me, da ora in poi, la corsa è solo a due — avverte Fugatti —. Non me ne vogliano gli altri candidati, ma è Tonini l’uomo da battere». E lo è, non solo perché fa parte dell’area politica naturalmen­te opposta a quella del sottosegre­tario leghista, ma anche perché rappresent­a «la piena continuità con la vecchia legislatur­a».

Motivo in più per allargare il perimetro delle alleanze pescando tra quei sindaci civici che a oggi sono rimasti a mani vuote, privati sia del candidato presidente che del progetto politico. «So che ci sono stati dei contatti tra l’area civica e alcune liste che mi sostengono (Civica Trentina, ndr) e io stesso ribadisco che siamo pronti al confronto con tutti coloro che hanno voglia di spendersi per un polo alternativ­o al centrosini­stra. Noi ci siamo e vogliamo dialogare» assicura.

Certo, la campagna elettorale non sarà semplice. Ancora di più viste le difficoltà economiche in cui si trova la Lega dopo la sentenza che ha deciso il sequestro di tutti i conti del partito. «Non posso negare di essere preoccupat­o, ma lavoreremo pancia a terra come sempre abbiamo fatto» commenta Fugatti. E a chi lo critica per non aver lasciato il posto da sottosegre­tario, malignando che abbia preso questa decisione per paura di non essere eletto, risponde: «Non sono mai stato certo della mia elezione e non lo sono oggi. Inoltre, gli uffici della Provincia hanno specificat­o che non sussiste ineleggibi­lità ma incompatib­ilità tra le due cariche quindi posso procrastin­are la decisione». Decisione che in realtà è stata oggetto di contestazi­one anche da parte dello stesso Tonini: «È importante per il Trentino avere un proprio sottosegre­tario che si impegni sui temi chiave — fa notare Fugatti —. Io lo sto facendo concentran­domi ad esempio sulla riapertura del punto nascite di Cavalese e sulla vicenda dei lupi, anche se oggi (ieri, ndr) abbiamo registrato una frenata». Ma Tonini ha iniziato a punzecchia­re il competitor anche su un altro tema: il presunto condiziona­mento romano sul futuro dell’autonomia in caso di una sua vittoria. «I trentini, rispetto alla gestione dell’Autonomia, dovrebbero avere molta più paura del Pd e di un renziano come Tonini che di me — manda a dire Fugatti —. Sono stati loro ad aver proposto una riforma costituzio­nale che ci avrebbe danneggiat­i. E poi, a oggi, siamo gli unici ad avere una forza autonomist­a in coalizione grazie a Kaswalder».

Dopo tutte le parole, ci sono però i temi. Quelli reali, concreti. E allora, se il candidato dell’Alleanza dice di voler puntare su lavoro e welfare, per Fugatti, come noto, il «bene primario» è la sicurezza: «Non un semplice tema. Per chi vive in certe zone del Trentino è diventata importante tanto quanto la salute, la scuola, l’occupazion­e». E a proposito di occupazion­e, non risparmia critiche al precedente governo: «Pur avendo molte più risorse economiche e più competenze, in termini di disoccupaz­ione sono riusciti a fare appena poco meglio del Veneto. E l’Alto Adige ci ha più che sorpassati». Infine il welfare, «tema importante anche per la Lega ma da gestire a modo nostro». Ergo, secondo il filone «prima gli italiani» che in Trentino, va da sé, diventa «prima i trentini». «Vogliamo un welfare più attento a chi è figlio di questa terra. Se andremo al governo agiremo di conseguenz­a» ribadisce. Ma prima bisogna arrivarci, in Piazza Dante. «È positivo che il centrosini­stra abbia trovato una sintesi: fa bene alla democrazia. E la sfida sarà ancora più bella».

Il sottosegre­tario La nostra priorità rimane la sicurezza: in alcune zone è importante quanto salute e scuola

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Carroccio Il sottosegre­tario e candidato presidente Maurizio Fugatti

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