Il governatore: «Dialogo aperto, ma il fenomeno va gestito. Basta con gli slogan»
Lupi, Rossi contro la Lega: «Contraddittori» Degasperi (M5S): questa legge è sbagliata
TRENTO «Il dialogo è sempre aperto con tutti». Questa è la premessa. Ma «il fenomeno va gestito», chiarisce Rossi. Non chiude le porte, ma è l’irritazione è evidente.
Il governatore Ugo Rossi fa fatica a digerire la decisione di Roma di impugnare davanti alla Consulta la legge delle due province di Trento e Bolzano che prevede la cattura e l’uccisione di lupi e orsi problematici. «L’amministrazione di un territorio autonomo non si fa con gli slogan» continua Rossi. E l’affondo alla Lega non tarda ad arrivare: «Sottolineo una grandissima contraddizione, che ormai appartiene alla quotidianità — commenta — nel senso che qui i rappresentanti del governo, in particolare della Lega, fanno campagna elettorale andando in giro a sottolineare il pericolo del lupo, a mettere paura alle persone, a criticare fortemente la Provincia che non se ne vuole occupare. Poi vanno al governo e il risultato è che il governo ferma una legge con la quale le province di Trento e Bolzano vogliono gestire un fenomeno. Non voglio fare un’uccisione indiscriminata dei lupi, ma gestire un fenomeno».
Le trattative proseguono a oltranza e Rossi non sembra intenzionato ad essere proprio lui a bloccarle, ma «è evidente — dice — che le proposte che ci hanno fatto svuotano del tutto la legge». Poi ci sono gli animalisti. «Mi pare — aggiunge il governatore — che a livello nazionale non si voglia fare quel piano che preveda un prelievo di un certo numero di esemplari, come succede in Francia, perché si ha paura di suscitare le ire degli animalisti».
Nel merito della contesa interviene anche il Patt, dure le critiche a Roma e alla Lega: «Predica bene e razzola male». Le Stelle Alpine chiedono con forza al Consiglio dei ministri di «rivedere la posizione e di aprire il prima possibile una trattativa seria che coinvolga le nostre istituzioni autonomistiche e rispondere alle legittime preoccupazioni dei nostri territori. Il nostro obiettivo è garantire sicurezza e prospettive a quanti vivono e lavorano nei territori di montagna».
Plaude alla decisione del governo, invece, il candidato presidente alle prossime provinciali, Filippo Degasperi (M5S): «L’approvazione di una legge che esclude il ministro dell’ambiente dalla gestione di lupi e orsi era stata una chiara provocazione. Impugnandola, il governo nazionale ha rimediato a una legge profondamente sbagliata».
Degasperi ricorda l’opposizione dei pentastellati alla decisione della Provincia che si è «rivelata incapace — incalza il consigliere — di individuare percorsi originali. Il ministro ha impartito ai signorotti locali una lezione di eleganza».