I Cinque Stelle sono critici «Solo slogan elettorali, sarebbe discriminazione»
BOLZANO Il Movimento Cinque Stelle ridimensiona le notizie da Vienna e fissa rigidi paletti sulla delicata questione del doppio passaporto per i sudtirolesi. La bozza elaborata dal Parlamento austriaco non agita il capolista dei grillini Diego Nicolini che ieri, in occasione della presentazione della lista in piazza Tribunale a Bolzano, è stato lapidario. «Tutti questi proclami assomigliano tanto a slogan elettorali. Noi siamo convinti che, alla fine, la questione evaporerà in una bolla di sapone. Al momento monitoriamo ma non ci scomponiamo». In effetti potrebbe non concretizzarsi nulla di ciò che oggi tanto divide, ma i lavori proseguono e il governo romano, interlocutore necessario, è targato M5S. «La nostra idea è molta chiara — prosegue il capolista grillino —. Siamo contrari al doppio passaporto così come è stato impostato. Potrebbe essere oggetto di discussione solo se riguardasse tutti i cittadini della provincia, senza creare delle discriminazioni, ma garantirlo solo a chi è sudtirolese di lingua tedesca non è pensabile. La nostra posizione è chiara».
Tema sempre molto caldo all’interno del Movimento, invece, è quello delle grandi opere e in Alto Adige si proceescludere, de con il tunnel di base del Brennero. «Sarà importante la partita dei proventi dell’A22 — continua Nicolini — e crediamo che queste somme vadano redistribuite per incentivare una mobilità alternativa e sostenibile. Mi sento di però, che vadano a finanziare l’opera del tunnel del Brennero». Progetto, quest’ultimo, già «graziato» (al contrario della Tav piemontese) dal ministro competente Danilo Toninelli.
Un po’ vago, al momento, l’atteggiamento verso l’autonomia. Ogni tanto si auspicano maggiori competenze, altre volte prevale la logica del centralismo romano. «Non abbiamo mai avuto un governo così amico del decentramento come questo — ribatte Nicolini —. Noi interpretiamo l’autonomia come un trasferimento di competenze dallo Stato alla Provincia ma noi ragioniamo anche in modo laterale. Pensiamo, per esempio, che ci siano margini per responsabilizzare ancora di più i Comuni e, in questo caso, sarebbe la Provincia a dover concedere margini di operatività. L’autonomia va declinata all’efficacia di uno strumento sul territorio».
Alla presentazione della lista, in piazza Tribunale, colpisce la presenza di molti debuttanti. «Abbiamo faticato dopo la scissione di Paul Köllensperger — chiude Nicolini — ma siamo riusciti a presentare una lista di persone competenti, scelte con uno strumento di massima trasparenza come la democrazia diretta. Abbiamo idee chiare e persone che conoscono ciò di cui parlano». Dall’esperienza delle recenti Politiche è stata confermata Filomena Nuzzo capace di ottenere un buon risultato contro Biancofiore e Boschi. «Quando si iniziano le battaglie si va fino in fondo — commenta —. Nel nostro programma si trovano tutte le nostre idee, ma il principio base è il benessere dei cittadini in un meccanismo solidale. Quando si vuole favorire una parte sociale rispetto ad un’altra si finisce per creare danni a tutti senza distinzione. Siamo pronti ad amministrare anche la Provincia».
La presentazione Nicolini guida la lista «Autonomia non è solo trasferimento di ulteriori competenze