Simboli, c’è Gios Il Patt presenta sei contrassegni
Movimento 12 Stelle contestato: vietato l’utilizzo della croce
TRENTO Ci sono tutti. O quasi. Spicca l’assenza dell’area civica dei sindaci inizialmente legata a Carlo Daldoss (ne riferiamo a pagina 3), prima che questo venisse scaricato per il tentato flirt con l’Alleanza. E, allo stesso modo, la presenza dell’area «giossiana», scomparsa dai radar nelle ultime settimane.
Ieri alle 12 negli uffici della Provincia di Piazza Dante tutti i simboli dei più importanti partiti e movimenti erano stati regolarmente depositati.
Ha così avvio, anche formalmente, una campagna elettorale entrata nel vivo nei giorni scorsi con la scelta di Tonini a candidato dell’Alleanza democratica e popolare per l’autonomia, unico rassemblement che pare in grado di competere con il grande favorito, il centrodestra e in particolare la Lega di Fugatti.
Attenzione, tecnicamente parlando fino al 20 settembre c’è ancora tempo per consegnare nuovi e altri contrassegni (e potrebbe essere proprio il caso dell’area civica), quello di ieri infatti non era il termine assoluto, ma era il giorno ultimo a disposizione per godere della tutela giuridica (leggi diritto d’esclusiva) del proprio contrassegno.
Ed è per questo che tra ieri e venerdì sono stati depositati 51 simboli di 32 gruppi politici. Il timore che liste concorrenti potessero usare contrassegni simili per condizionare il voto c’era e per non correre rischi c’è chi non si è fatto problemi ad abbondare nel mazzo di proposte. Curiosi i casi del Patt e del Movimento Civico della Val di Fassa che hanno depositato addirittura sei contrassegni. A seguire con tre Futura 2018 — il movimento di Paolo Ghezzi — e Territorialità Responsabilità Economia, il soggetto dell’ex presidente degli artigiani Roberto De Laurentis; mentre Forza Italia, Fratelli d’Italia, Udc e Partito Socialista si sono limitati a due. La scrematura (un partito, un contrassegno) sarà formalizzata entro il 20 settembre. Non hanno di queste paure i due principali partiti avversari, Lega Nord e Pd che hanno depositato solo il simbolo (entrambi con il richiamo al Trentino, la Lega anche con l’aggiunta della dicitura autonomia) che effettivamente sarà sulla scheda elettorale il 21 ottobre.
L’unica ricusazione l’ha subita il gruppo politico XII Stelle, che in un primo momento aveva presentato un croce nel simbolo (sono vietati i riferimento religiosi) che ha dovuto togliere. Tra le curiosità anche la presenza di movimenti inediti come appunto i XII Stelle. E, a una rapida occhiata, anche La Bussola. Ma a «svelare» l’identità di quest’ultimo simbolo è stato Geremia Gios, che zitto zitto è riuscito nell’intento di depositare sia il simbolo della Rivoluzione felice che un altro relativo a una «Civica per Gios». «Ora lavoriamo alle liste» ha spiegato ieri il professore. «Io — ha aggiunto — non sono però il candidato presidente».
Domani alle 10 nella sala Wolf della Provincia avverrà il sorteggio per il posizionamento nei manifesti.