Ora il Pd nazionale copia il modello altoatesino
Del Moro: così si ricostruisce il centrosinistra. Huber: qui il populismo può fare grossi danni
BOLZANO La coalizione costruita dai dem altoatesini diventa un modello per tutta la sinistra italiana. Lo ha detto chiaramente Gianni Del Moro, segretario organizzativo del Pd nazionale, intervenuto ieri alla presentazione della lista.
I candidati si sono dati appuntamento sui prati del Talvera, al parco dell’Orso Pippo. La presentazione non è filata esattamente liscia. Tra bambini urlanti e cani latranti, i candidati hanno dovuto urlare per farsi sentire. Come se non bastasse il telone con i loghi del Pd è crollato sulla testa di Spagnolli e un giovane alticcio è interrotto la presentazione. Prima ha apostrofato Tommasini, poi l’ha abbracciato affettuosamente prima di essere convinto a sloggiare.
In tutto questo si è riusciti anche a parlare di politica. «Siamo una squadra di persone che vuole lavorare per l’Alto Adige. Dalla nostra parte c’è quello che abbiamo fatto finora: l'impegno per la scuola plurilingue, per la cultura e per la sanità pubblica. Vogliamo impedire che anche qui si imponga il populismo che sta facendo affondare l’Italia» il segretario Alessandro Huber.
«Il segretario Maurizio Martina segua con attenzione quello che accade a Bolzano. Il progetto costruito insieme a socialisti, radicali e liste civiche può essere un modello per tutto il centrosinistra italiano» ha detto Del Moro .
Il capolista Christian Tommasini, oltre a ricordare il lavoro svolto finora, ha puntato l’indice sulle incoerenze della Lega. «Ci accusano di essere schiacciati sull’Svp ma vanno a braccetto con l’ala più oscurantista».
Il progetto
Insieme ai democratici ci sono anche radicali, socialisti e alcuni candidati delle civiche