SGUARDI INEDITI E PROFICUI
Lo annuncia l’Azienda sanitaria. Il sindaco: «Sollevato, allarmismi inutili»
Durante il periodo delle vacanze molti viaggiano in altre regioni d’Italia o all’estero.
Le attività che si svolgono nei luoghi di villeggiatura sono spesso molto diverse da quelle della vita quotidiana, per cui di solito si fa un’esperienza approfondita della qualità della spiaggia o dell’offerta museale o gastronomica, mentre aspetti come la qualità delle infrastrutture scolastiche e sanitarie o le caratteristiche del mercato del lavoro locale possono rimanere in secondo piano, nonostante siano spesso questi gli elementi di maggiore importanza per la qualità della vita delle persone che in quei territori risiedono in pianta stabile. Questa diversa prospettiva porta magari i visitatori a stupirsi del progressivo spopolamento di luoghi di straordinaria bellezza paesaggistica o con un clima molto piacevole. Tuttavia, fare esperienza di vita in altri luoghi, anche se solo per alcuni giorni, predispone al confronto e, di conseguenza, a comprendere meglio la realtà in cui di solito si risiede, che rischia, altrimenti, di apparire ovvia e scontata.
Per raggiungere una visione d’insieme non ci si può tuttavia basare esclusivamente sull’esperienza personale che, per sua natura, è particolare e frammentaria. Per questo sono molto utili esercizi comparativi come quelli pubblicati di recente dall’Istat nel suo «Rapporto annuale 2018 — La situazione del Paese». In tale rapporto si comparano diversi aspetti, legati a salute, servizi sociali, cultura.
TRENTO L’acquedotto di Andalo non c’entra con la morte dei due turisti anziani, un uomo e una donna di 84 e 82 anni, avvenuta nella località turistica della Paganella a fine agosto. L’annuncio, che solleva e non di poco la popolazione della località turistica, sindaco Alberto Perli in primis, è giunto ieri con un comunicato dell’Azienda sanitaria provinciale. Che ricorda, anche, come la legionella non si trasmetta per via alimentare né bevendo acqua. Martedì per illustrare anche questi concetti sono previsti due incontri informativi nella sala cinema del paese per la popolazione e per gli albergatori con il personale medico e tecnico del Dipartimento di prevenzione dell’Apss.
E mentre proseguono le indagini della Procura sui decessi dei turisti lombardi, l’Azienda sanitaria scagiona dunque l’acquedotto in questione dalla presenza del temibile batterio, dopo le analisi approfondite delle scorse settimane dall’Ufficio igiene e sanità pubblica. Sei, nel dettaglio, i prelievi effettuati su due diversi ramali, sezioni dell’acquedotto, a caccia del batterio, in pratica lungo tutto l’impianto che distribuisce l’acqua pubblica ad Andalo. Analisi analoghe erano state fatte dai tecnici del Comune, in passato, con esito sempre negativo. «Due anni fa avevamo fatto dei controlli con buoni risultati sull’acqua — spiega il sindaco Alberto Perli — ma dopo i due decessi di fine agosto ho chiesto all’Azienda sanitaria di effettuare ulteriori approfondimenti, molto dettagliati, con sei prelievi su coprendo l’intero acquedotto, che hanno confermato i nostri risultati precedenti». Un esito atteso, dunque, ma che rende Perli, anche nel tono della voce, a dir poco pimpante. «Esattamente, mi sento sollevato dopo questa conferma. E spero che chi aveva dubbi ora li abbia eliminati. Non bisogna creare, come in questo, caso inutili allarmismi».
Sulle cause del contagio di legionella — un malattia per la quale non c’è alcun allarme in Trentino, 46 i casi registrati finora, 49 nel 2017 — il sindaco non si sbilancia, ribadendo il suo pensiero, espresso anche dallo stesso direttore dell’ufficio Igiene Walter Carraro: «Siamo in una zona di passaggio, la malattia potrebbe essere stata contratta altrove».
E proprio su cause e misure di prevenzione si concentreranno i due incontri di martedì. In attesa della parola della Procura.