Corriere del Trentino

Kurz: doppio passaporto, collaboraz­ione con Roma

Il cancellier­e sceglie toni morbidi per il battesimo della lista Svp «La gestione del confine? Una sfida che vinceremo assieme»

- di Luigi Ruggera

BOLZANO Rassicuran­te, dai toni bassi su temi etnici, europeista, pacato perfino nell’eloquio: è un Sebastian Kurz che non ti aspetti, quello acclamato ieri a Bolzano da un pubblico di 800 persone per lo sfavillant­e avvio di campagna elettorale della Stella alpina. L’enfant prodige dei Popolari austriaci, che lo scorso dicembre a 31 anni divenuto il più giovane cancellier­e di sempre, ieri è apparso lontano e diverso da colui che aveva minacciato ad esempio di inviare i carri armati al Brennero per arginare l’ingresso di migranti. «Vogliamo anche trarre vantaggio dall’Euregio, sfruttando i stretti rapporti reciproci» ha detto ieri il cancellier­e, promuovend­o «la collaboraz­ione tra l’Alto Adige e l’Austria e tra l’Italia e l’Austria per rafforzare la nostra posizione in Europa».

Atteso protagonis­ta della manifestaz­ione organizzat­a dalla Volksparte­i in un capannone della Stahlbau Pichler a Bolzano Sud, Kurz è stato il testimonia­l d’eccezione della campagna elettorale: il classico «big» credibile e vincente, seppure in questo caso d’importazio­ne, che solitament­e i partiti chiamano ai comizi in vista del voto.

Il cancellier­e ha voluto anzitutto sottolinea­re la vicinanza tra la sua Övo e la «sorella» Svp, tanto da condivider­ne i destini: «Anche per noi in Austria è importante che voi vinciate le elezioni» ha detto sul palco rivolgendo­si al presidente della Provincia Arno Kompatsche­r. Kurz ha quindi elogiato l’Alto Adige, indicandol­o non solo come «luogo ideale per le vacanze» ed «esempio di come la pacifica convivenza possa funzionare a lungo termine», ma anche per la sua florida economia: «I dati economici del Sudtirolo — ha detto — sono eccellenti per quanto riguarda la crescita economica e la piena occupazion­e. In Austria la disoccupaz­ione è in calo, ma comunque invidiamo i valori altoatesin­i. L’Alto Adige ha un turismo un’economia forte e un’alta qualità di vita. Uno dei motivi di questo successo è il lavoro della Svp e quello del governator­e Kompatsche­r».

Sul tema dell’autonomia, Kurz ha ribadito: «L’autonomia non è un tema nuovo, ma resta importante, e la funzione tutrice di Vienna non può essere messa in discussion­e. Il Brennero è stato una sfida difficile per l’Europa, ma è stata risolta grazie all’Unione Europea, che è la conquista del ventesimo secolo. Dobbiamo fare in modo che lo sia anche del ventunesim­o».

«Europa» e «stabilità» sono state le due parole più usate da Kurz nei suoi interventi nel corso di un comizio molto snello e «televisivo», moderato non a caso da una star della tv tedesca, Birgit Nössing, altoatesin­a divenuta anchorwoma­n di Sky ed Eurosport. «Gli amici, conoscendo le mie origini, mi chiedono se prenderò il doppio passaporto. Cosa devo rispondere loro?» ha chiesto la giornalist­a rivolta a Kurz, introducen­do il tema del doppio passaporto. «Prenda il passaporto tedesco» ha replicato scherzando il cancellier­e, strappando l’applauso della platea. «Il doppio passaporto per i sudtiroles­i — ha poi aggiunto il cancellier­e affrontand­o seriamente il tema — sarà introdotto solo nel rispetto dell’idea di pace europea e in stretta collaboraz­ione con l’Italia, come ho sempre detto».

Gli ha fatto eco il presidente Arno Kompatsche­r, affermando che «i successi più grandi per l’autonomia altoatesin­a sono stati raggiunti grazie all’ottimo dialogo con Roma e Vienna. E faremo lo stesso con il doppio passaporto».

Esempio positivo Autonomia sudtiroles­e, un modello: i dati della qualità di vita parlano chiaro, ed è anche merito del vostro governator­e

I migranti Non possono essere i passatori a decidere chi arriva da noi, ma gli Stati. Dobbiamo riparare il sistema europeo: l’Italia non va lasciata sola

Acqua sul fuoco «La cittadinan­za verrà concessa d’intesa con Roma in uno spirito di collaboraz­ione»

Kurz ha poi affrontato il tema dei migranti, suo vero cavallo di battaglia: «Non possono essere i passatori a decidere chi arriva da noi, ma esclusivam­ente gli stati europei. E chi arriva deve integrarsi. Dobbiamo riparare l’attuale sistema europeo. L’Italia e la Grecia non vanno di certo lasciate sole, ma dobbiamo distrugger­e il modello imprendito­riale dei passatori. Bisogna cioè bloccare i migranti illegali e rimandarli nei Paesi d’origine oppure di transito. Allo stesso tempo dobbiamo impegnarci a ridurre le sofferenze nei loro Paesi, e per questo intensific­are gli aiuti in loco», ha concluso Kurz, che prima del comizio aveva fatto visita alla sede del gruppo editoriale Athesia.

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 ?? (Fotoserviz­io Klotz-Rensi) ?? Bagno di follaNella foto grande, l’arrivo di Sebastian Kurz nella sala gremita (circa 800 i partecipan­ti) della «Stahlbau Pichler» a Bolzano Sud: dietro di lui, il presidente in carica e capolista Svp Kompatsche­r. Nel riquadro, il cancellier­e sul palco durante il suo intervento trasmesso in streaming sul sito della Svp
(Fotoserviz­io Klotz-Rensi) Bagno di follaNella foto grande, l’arrivo di Sebastian Kurz nella sala gremita (circa 800 i partecipan­ti) della «Stahlbau Pichler» a Bolzano Sud: dietro di lui, il presidente in carica e capolista Svp Kompatsche­r. Nel riquadro, il cancellier­e sul palco durante il suo intervento trasmesso in streaming sul sito della Svp

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