La politica tranquillizza Collini «L’ateneo sarà una priorità»
L’assessore: «A fine anno andiamo in commissione con la proposta. Nuovi spazi per l’ateneo»
Il principio è lo stesso per tutti e cinque i candidati presidenti alle provinciali del 21 ottobre: «L’università è una priorità per Trento» dicono in coro Tonini del centrosinistra, Fugatti del centrodestra, Degasperi dei Cinque Stelle, Rossi del Patt e Valer di Leu.
TRENTO «Sul nuovo quartiere all’ex Italcementi a Piedicastello stiamo procedendo spediti. Entro fine anno, al più tardi a gennaio 2019, andiamo in commissione urbanistica e metteremo ai voti la proposta».
Il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Paolo Biasioli fissa un timing e rassicura il rettore Paolo Collini, che ieri sul Corriere del Trentino ha sollevato il problema della mancanza di spazi didattici, di aule e di alloggi per un’università in continua espansione, con 16 mila studenti iscritti di cui 10 mila fuori sede.
A Piedicastello, area da più di 90 mila metri quadrati, infatti sono previste, tra le altre cose, la costruzione di uno studentato universitario da 9 mila metri quadri, e del nuovo centro scientifico del Cibio (e delle start-up collegate) da 12 mila mq. Oltre ovviamente al nuovo Cte, il polo fieristico che libererà nuovi spazi per le aule studio nella vecchia fiera (per la mensa lo spazio è già a disposizione).
Ieri mattina Biasioli ha incontrato Alex Pellacani, direttore generale dell’università, per fare il punto. «Un confronto tecnico — spiega Biasioli — nel quale abbiamo affrontato le criticità che rimangono da risolvere nello spirito di un percorso da sempre condiviso». E la settimana prossima l’assessore si troverà con Patrimonio Trentino, la società con cui il Comune sta redigendo la proposta definitiva.
Ma sarà l’annunciato approdo in commissioner urbanistica il primo vero atto politico-amministrativo riguardo l’ex Italcementi, a cui dovrà seguire il voto nelle circoscrizioni e in consiglio comunale. Poi toccherà alle osservazioni di rito, per arrivare finalmente alla sospirata variante urbanistica. Solo a quel punto prenderà avvio la fase della progettazione e della realizzazione.
Un iter complesso e nel quale non mancano gli ostacoli. Biasioli non lo nasconde: «La chiamano burocrazia, ma con progetti di questa portata che cambiano la città è normale che ci siano continui confronti tecnici e amministrativi. Sono passaggi delicati, ma fisiologici. Questo è un dossier di cui si discute da anni, ma teniamo presente che la pianificazione inizialmente prevista è stata modificata strada facendo. Sono sempre stato realista e non ho mai fatto promesse a caso, l’anno scorso proprio al Corriere del Trentino avevo dichiarato che per il 2018 non ci sarebbero state novità nell’iter e invece probabilmente già a dicembre andiamo in commissione. Per questo oggi altrettanto realisticamente posso dire di essere fiducioso». Al punto che Biasioli si spinge oltre, fino ad arrivare a preannunciare i tempi di arrivo: «Certamente faremo in modo che l’università non perda i finanziamenti legati ai suoi progetti di ampliamento. Credo che tra due anni l’ateneo potrà già godere delle nuove aule studio all’ex Cte e del nuovo Cibio a Piedicastello. Per lo studentato sono invece certo che i tempi saranno ancora più brevi». Il rettore Contini, dunque secondo Biasioli, può stare tranquillo: l’università nel giro di qualche anno potrà espandersi anche a livello logistico.