Fugatti critico sulla ricerca «Si può spendere meglio»
Tonini: «Un’anagrafe degli studenti per favorire l’occupazione»
TRENTO Il principio è lo stesso per tutti e cinque i candidati presidenti alle provinciali del 21 ottobre: «L’università è una priorità per Trento» dicono in coro Giorgio Tonini del centrosinistra, Maurizio Fugatti del centrodestra, Filippo De gasperi del Movimento Cinque Stelle, Ugo Rossi del Patt e Antonella Valer di Leu (priva di Mdp).
E anche le parole del rettore Paolo Collini, ieri al Corriere del Trentino, sulla mancanza di aule e alloggi in un ateneo in espansione e ai vertici nelle classifiche specializzate come quello di Trento trovano sostanzialmente tutti d’accordo. L’unico a smarcarsi parzialmente è il candidato del Movimento Cinque Stelle Filippo Degasperi: «Trovo sorprendente il rettore. In cinque anni non l’ho mai sentito lamentarsi e ora sotto elezioni improvvisamente si fa sentire. In questo sembra un politico. Poi, sia chiaro, in caso dovessimo essere noi a governare saremo pronti ad ascoltare e confrontarci con lui. Sottolineo però che in questi anni sull’Università si è investito parecchio. La Provincia prendendosi la delega finanziaria si è accollata di fatto un debito. Io avrei scelto diversamente, provincializzando per esempio le Poste come ha fatto Bolzano. Così invece ci troviamo a pagare l’università, che è un ente autonomo — e intendiamoci è indispensabile lo rimanga — su cui la politica non ha spazi di manovra».
Ma il presidente uscente Ugo Rossi del Patt, non ci sta e replica duro a Degasperi: «La delega al finanziamento? C’entra poco con il problema che ha sollevato il rettore. E comunque credo sia stata una decisione opportuna e buona, basta chiedere agli studenti. Se l’università di Trento è tra le migliori come ranking e continua a crescere è grazie ovviamente in primis ai corsi e ai docenti, ma anche al contributo diretto della Provincia». Rossi appoggia totalmente la denuncia di Collini: «Ha ragione, c’è un ritardo e si deve procedere speditamente. Va fatto di tutto per accelerare». Rossi invece non conferma quanto detto da Collini sulle possibili novità già la settimana prossima per la nomina del nuovo presidente del cda dell’ateneo: «Vedremo. La procedura è articolata, ci sono persone prezione, poste che stanno approfondendo i potenziali profili».
Dal centrosinistra anche Giorgio Tonini dell’Alleanza democratica e popolare dell’autonomia, condivide senza se e senza ma le preoccupazioni del rettore: «Collini solleva un problema giusto. Problema che va affrontato con il rettore in modo costruttivo coinvolgendo anche il Comune. La mancanza di aule e alloggi è una situazione nota da tempo. È chiaro che c’è un problema di risorse e di spazi. L’Università, per la mia coali- è una questione prioritaria e la Provincia non deve essere solo un interlocutore ma una protagonista dello sviluppo del nostro ateneo». Che per Tonini vive parallelamente un’ altra criticità :« Produce laureati di ottimo livello, ma che poi faticano a inserirsi nel nostro tessuto produttivo. La maggior parte di chi si laurea a Trento poi non rimane a lavorare nel nostro territorio, e non è certo colpa dell’Università, ma piuttosto del nostro sistema economico. Io ho una proposta: creare un’anagrafe delle risorse umane con l’obiettivo di presentare a ciascun laureato una proposta di impiego in Trentino, fatta salva la libertà di ognuno di scegliere diversamente».
Anche Maurizio Fugatti del centrodestra riconosce il deficit sollevato da Tonini : «È vero che molti nostri studenti dopo la laurea vanno a lavorare fuori, soprattutto all’estero. Se è una scelta ci sta, ma spesso è una fuga coattiva». Ma per il leghista le «colpe» non sono delle imprese: «Credo che l’Università dovrebbe fare qualcosa in più, per esempio legarsi maggiormente al tessuto economico che la circonda. E poi spende il doppio in ricerca rispetto a Bolzano e questo è un bene sia chiaro, però sarebbe anche ora di vedere risultati diversi e migliori sulla rendita di questa spesa».
Fugatti però ci tiene a sottolineare: «Sul la mancanza di aule e di alloggi sono assolutamente d’accordo con il rettore. Non siamo sordi alle sue richieste e se dovessi diventare presidente mi confronterò volentieri e con umiltà con lui per ascoltare e capire. L’università è un’eccellenza per Trento».
Antonella Valer candidata di Leu definisce l’università «un bene pubblico». E aggiunge: «Se si è arrivati alla situazione denunciata da Collini la responsabilità è soprattutto del Comune, che in questi anni non ha mai mostrato una progettazione lungimirante sull’ateneo. Certo, anche la provincia ha le sue belle responsabilità, ma la competenza urbanistica è del Comune. La poca lungimiranza la si vede dallo spostamento della biblioteca, fino alla partita in corso del Cte, che comunque sarebbe una soluzione di ripiego».
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Degasperi (M5S) «Poche aule e alloggi? In questi anni però mi pare non siano mancati i finanziamenti»
Rossi «Parole che condivido, c’è un ritardo e va fatto di tutto per accelerare e procedere spediti»