Corriere del Trentino

No della commission­e a Olivi capolista Robol tenta il salto

- di Marika Giovannini

TRENTO Gli interrogat­ivi sono rimasti tali fino al tardo pomeriggio. Quando, dopo la riunione della commission­e elettorale del partito, la lista del Pd ha preso finalmente forma.

Del resto, alla scadenza per il deposito delle candidatur­e mancano ormai una manciata di giorni (il termine ultimo è fissato per giovedì). E anche i democratic­i hanno dovuto «affrettare» il passo, anche in vista dell’assemblea convocata ieri sera nella sede di via Torre Verde.

Proprio all’organismo democratic­o la commission­e si è presentata con una lista in ordine alfabetico. Niente capolista, come aveva chiesto con insistenza il vicepresid­ente della Provincia Alessandro Olivi (scatenando la rabbia degli altri candidati): la commission­e, di fatto, ha confermato la linea assunta nei giorni scorsi.

E scorrendo l’elenco, a spiccare in primo luogo sono le assenze. Prima fra tutti, quella della presidente di Trentino Trasporti Monica Baggia, «corteggiat­a» inizialmen­te dai dem per il ruolo da candidata presidente della (ex) coalizione di centrosini­stra autonomist­a e poi indicata come possibile candidata o capolista. In realtà, per candidarsi, Baggia avrebbe dovuto dimettersi dalla guida della società: la sua nomina, infatti, è provincial­e e dunque si sarebbe profilato un caso di incompatib­ilità. E alla fine non sarà della partita — almeno con il Pd — nemmeno Chiara Avanzo, ex Patt, che sembrava molto vicina ai dem. Così come ha definitiva­mente chiuso all’idea di una partecipaz­ione all’appuntamen­to elettorale di ottobre Mattia Civico, che negli ultimi giorni aveva ricevuto più di un invito a rivedere la sua posizione.

Per quanto riguarda le presenze, ai nomi degli uscenti — Olivi, Luca Zeni, Sara Ferrari, Alessio Manica e Lucia Maestri — si aggiunge anche Andrea Robol, assessore del capoluogo. Una candidatur­a rimasta in forse fino a ieri: a far dubitare Robol la necessità — imposta dal sindaco Alessandro Andreatta — di lasciare la giunta nel caso di una candidatur­a. Tanto che l’assessore avrebbe chiesto al partito una deroga. «A me, però, non ha mai chiesto nulla» ha voluto chiarire ieri il primo cittadino di Trento.

Rimarrà al suo posto in Comune, invece, l’altra assessora pd al centro, in questi giorni, di attenzioni, ovvero Maria Chiara Franzoia.

E saranno della partita, a sostegno dell’ex senatore e candidato presidente Giorgio Tonini, anche Giulia Robol, Giuliano Beltrami, Matteo Angeli, Giulia Bergamo, Gabriele Bertoldi, Enzo Bianchi, Stefano Bosetti, Isabella Chirico, Olgert Dedaj, Alessandro Fedrigotti, Luca Filosi, Silvia Franceschi­ni, Lucia Gatti, Arianna Miorandi, Lorenzo Modanese, Giacomo Pasquazzo, Francesca Rodigari, Chiara Rossi, Vera Rossi, Lavinia Sardori, Alessandra Sighele, Elisa Viliotti, Givanni Vit e Maria Grazia Zorzi.

Nervi tesi infine nelle Stelle Alpine. La possibilit­à di una candidatur­a del segretario del Patt Franco Panizza ha infatti creato più di una fibrillazi­one. A intervenir­e contro la presenza dell’ex parlamenta­re sarebbe stato in particolar­e l’assessore uscente Michele Dallapicco­la: un’azione talmente decisa, dicono i ben informati, da far rimettere in discussion­e la candidatur­a di Panizza. Questa sera tutte le posizioni saranno esaminate dal consiglio del partito, che si preannunci­a quindi molto «caldo».

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