Specialità, bisogna lavorare ventre a terra
Come uscirne? Continuando a lavorare ventre a terra sui tavoli trilaterali con i vari ministeri e con gli enti locali, evitando dichiarazioni avventate in un senso o nell’altro. Ieri, a Bolzano, Romano Prodi è stato a lungo applaudito da una sala dove c’erano numerosi esponenti della Südtiroler Volkspartei, fatto non comune per un politico di lingua italiana. L’ex senatore Oskar Peterlini ha ricordato quando l’allora Landeshauptmann Durnwalder, presentando una lista infinita di richieste, venne fermato da Prodi: «Faccio quello che posso», gli disse. E Prodi, ieri, ha spiegato che non risultò tutto idilliaco, ma ci furono momenti di guerra, poiché si trattò di un confronto per nulla elitario, bensì autenticamente popolare: «Si discuteva sui metri perché significava includere o escludere un paese». Insomma, la battaglia si giocò sui contenuti, non sugli slogan e sulle dichiarazioni a effetto (oggi si direbbe con i tweet): «La responsabilità e la tenuta della coerenza sono questioni serie», ha concluso il Professore.
Nel suo intervento, il padre dell’Ulivo si è tenuto lontano dall’attualità, tranne quando ha auspicato un ritorno della politica a un metodo in cui prima si approfondisce, quindi si discute a lungo e infine si decide. Poi, passeggiando nel centro di Bolzano con un amico che gli chiedeva come giudicasse il dibattito attuale sull’autonomia, si è limitato a dire che gli sembra troppo rivolto all’esterno, mentre invece occorrerebbe impegnarsi come allora a districare singolarmente ogni nodo, accettando la logica del compromesso «che non è una parola sporca, ma la strada in cui entrambe le parti cedono qualcosa per ottenere un obiettivo comune».
Consentire alle regioni trainanti del Paese di correre senza inutili freni è un interesse nazionale, non locale. Ciò non significa abbandonare i carri meno veloci al proprio destino, quanto sfruttare al meglio ogni risorsa. Sono perciò indispensabili una paziente cura dei dettagli e la disponibilità all’ascolto reciproco: le battute in libertà o le corse alla primogenitura possono essere solo di intralcio.