Illustrate le proposte dei musei provinciali per gli studenti
TRENTO Sono almeno 150.000 gli studenti che ogni anno varcano la soglia del Muse per partecipare alle attività che il museo delle scienze organizza per loro: a sperimentarle in prima persona, fra ieri e oggi, circa 500 insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, dall’infanzia alle superiori, del Trentino e delle regioni limitrofe. E fra proposte di coding, robotica, ecologia e genetica, trovano spazio anche le offerte didattiche degli altri musei della provincia. C’è il Mart, ma anche il museo degli usi e costumi della gente trentina, il Castello del Buonconsiglio e il museo diocesano. Con questi ultimi in particolare, il Muse offre un pacchetto di attività da settembre a febbraio per conoscere aspetti storici, artistici e naturalistici della città e del territorio. Ma le proposte del Muse per la scuola occupano un volumetto di 50 pagine: «Gli studenti, futuri cittadini in formazione, sono tra i destinatari privilegiati dell’azione educativa del Muse — spiega la responsabile del coordinamento educativo Katia Danieli — promuoviamo il metodo scientifico come modo di pensare e di vivere e mettiamo a disposizione un ricco patrimonio di saperi».
La proposta educativa di quest’anno scolastico si basa su tre pilastri: la rilettura delle attività alla luce dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite, l’approfondimento delle tematiche Steam (scienza, tecnologia, ingegneria, arti e matematica) anche come traino nel mondo del lavoro e l’educazione al paesaggio per costruire un rapporto equilibrato e duraturo con l’ambiente. Ecco allora laboratori di robotica, attività di fabbricazione digitale e elettronica, internet of things dal 13 al 16 novembre per elementari, medie e superiori o la simulazione di un’esperimento di mutagenesi in-vitro del genoma di un ceppo batterico/ fungino con l’uso del sistema Crispr-Cas9 (per i soli studenti delle superiori). Il 3 dicembre, giornata internazionale delle persone con disabilità, il Muse si potrà visitare «in tandem», ovvero guidati da un operatore del museo e una persona del gruppo di cooperative sociali Abitare il futuro.