Faccia a faccia Rossi e Fugatti, prime sintonie
Caritro, primo confronto. Olivi: «Punti nascita, baruffa». Ghezzi attacca sulla scuola
TRENTO La calorosa stretta di mano tra Maurizio Fugatti e Ugo Rossi, quando il governatore uscente e candidato presidente del Patt si aggiunge ai candidati alla presidenza seduti al tavolo del primo confronto pre-elettorale (organizzato ieri da Cida presso la Fondazione Caritro), anticipa l’inattesa complicità tra il rappresentante del centrodestra popolare e autonomista e il volto scelto delle stelle alpine per correre alle provinciali di ottobre. Complicità che emerge specialmente quando si parla sanità e autonomia degli enti locali.
Al tavolo del confronto sono in cinque. Presenti Maurizio Fugatti, Sottosegretario alla Salute nonché candidato del centrodestra, Ugo Rossi, per il Patt, e il candidato del Movimento 5 stelle Filippo Degasperi; non è potuto esser presente Giorgio Tonini, candidato presidente dell’Alleanza Democratica e Popolare per l’autonomia. Al suo posto, Paolo Ghezzi, leader della lista di coalizione Futura 2018, invitato in quanto volto nuovo della politica trentina, e il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi (Pd), sostituto di Tonini. Una doppia presenza motivata, e questa volta non dovuta alle difficoltà del centrosinistra nel fare un unico nome. I candidati accennano alle rispettive visioni di autonomia, sanità, scuola. Il governatore uscente si dice d’accordo con il sottosegretario alla salute in tema di autonomia rispetto agli enti locali, tema su cui Fugatti si vorrebbe concentrare per «valorizzare l’autonomia interna e riportare al centro i comuni, al fine che non si trovino nella condizione di braccio esecutivo di quanto deciso ai vertici, in Provincia». Per Rossi, poi, «sarà necessario parlare di sicurezza, non in riferimento alla questione migratoria, ma alla sicurezza del sistema sani- tario provinciale». Concetto ripreso da Fugatti, in riferimento alla questione annosa dei punti nascita, a cui Rossi annuisce chiedendo l’applauso del pubblico. Olivi, invece, critica il modo in cui si è discusso di sanità, dicendo che, in particolare sul tema dei punti nascita, «questi cinque anni hanno intrappolato il dibattito nella baruffa politica». Il vicepresidente della Provincia cita la priorità di concentrarsi, nei prossimi anni, «sul capitale umano e sulle competenze, soprattutto nel sistema sanitario, riformando senza improvvisazione». Rossi dice che «la sanità provinciale non è allo sfascio come viene descritto dai colleghi», ma i professionisti nel pubblico dissentono, insistono sulla carenza di medici disposti ad esercitare la professione in Trentino. E Degasperi aggiunge che prima di chiedersi perché nuovi medici non arrivino, «bisognerebbe interrogarsi sul perché così tanti medici abbandonano il sistema sanitario provinciale», e fermare questa emorragia. Il candidato dei cinquestelle è critico anche sulla scuola. «Siamo fortemente contrari alla canalizzazione e alla professionalizzazione precoce nelle scuole», dice. Ghezzi punzecchia Rossi sullo stesso tema, dicendo che «diversi insegnanti sono insoddisfatti delle modifiche scolastiche fatte durante la sua legislatura. Insoddisfazione che ha portato molti di loro a votare M5s. L’errore di Rossi è stato di tenersi un assessorato così importante, senza potergli dedicare le energie di cui ha bisogno».