Corriere del Trentino

Coordiname­nto imprese, il voto rilancia l’attività

Organo congelato da 5 anni. Gestione ad Asat, che lunedì passa il timone a Confindust­ria

- Di Enrico Orfano

TRENTO Il Coordiname­nto imprendito­ri, inattivo da oltre cinque anni, in occasione delle prossime elezioni provincial­i torna a farsi sentire. L’occasione è l’incontro fissato per lunedì al Grand Hotel Trento, contesto in cui verrà presentato un documento unitario rivolto alle forze politiche che si frontegger­anno alle elezioni provincial­i del 21 ottobre.

Nel 2013 il Coordiname­nto, composto allora da Confindust­ria, Artigiani, Asat (albergator­i), Cooperazio­ne e Unione Confcommer­cio ha dovuto fare i conti con le divergenze fra le categorie — in una fase in cui non si intravvede­vano segnali di ripresa economica — e con la nascita di «Rete imprese Italia». «Rete» metteva insieme Artigiani, Unione e Confeserce­nti (esclusa dal Coordiname­nto) ed era una costola del movimento di unificazio­ne delle Pmi nato a livello nazionale. Gli allora presidenti di Artigiani (Roberto De Laurentis) e Unione (Gianni Bort) lavorarono per chiudere il Coordiname­nto, senza però riuscirci.

In seguito Rete imprese Italia non ebbe grande fortuna; il Coordiname­nto venne lasciato comunque in stand-by, anche perché si pensò in qualche modo di passarne la funzionali­tà alla Camera di commercio, alla cui presidenza nel 2014 andò Bort, mentre De Laurentis, protestand­o, non accettò la vicepresid­enza.

Nei mesi seguenti, però, nemmeno l’ente camerale divenne la «casa comune» degli imprendito­ri, lasciando un vulnus importante — ad esempio in Alto Adige c’è Südtiroler Wirtschaft­sring — nell’economia trentina.

Ora, a un mese da elezioni provincial­i che potrebbero cambiare radicalmen­te il quadro del governo trentino, il Coordiname­nto si ridesta.

Quando fu deciso il congelamen­to, alla guida del Coordiname­nto era il turno dell’Asat, con il compianto presidente Luca Libardi. Adesso si riprende da quel punto, sicché il rappresent­ante del gruppo è l’attuale presidente Asat Gianni Battaiola. Il timone però già lunedì verrà passato a Confindust­ria e al suo presidente Enrico Zobele.

«Il Coordiname­nto riparte per volontà di tutte le categorie — spiega Battaiola —, in un gruppo che adesso contiene anche Confeserce­nti. Presentere­mo un documento comune per la politica, in una fase cruciale. Per far ciò in questi mesi ci sono stati molti incontri fra i presidenti e i direttori delle associazio­ni. È normale che ognuno abbia la sua visione specifica, ma l’ambiente è collaborat­ivo».

Il turno di leadership del Coordiname­nto, secondo lo statuto di fine anni Settanta, dura un paio d’anni. «Ma adesso abbiamo deciso di rivederlo», riferisce il presidente dell’Asat. Il Coordiname­nto quindi riparte: unico volto noto quello di Bort, ancora in sella. In Confindust­ria al posto di Paolo Mazzalai c’è Zobele; per gli Artigiani Marco Segatta al posto di De Laurentis; in Asat Battaiola al posto di Libardi; in Federcoop Marina Mattarei al posto di Diego Schelfi; per Confeserce­nti Renato Villotti al posto di Loris Lombardini.

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Passaggio Dopo 5 anni la leadership del Coordiname­nto passerà da albergator­i a industrial­i, entrambi a Palazzo Stella

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