Il patto Salvini-Berlusconi non convince Bolzano Sì di Trento: uniti si vince
Perego: insieme alle Comunali. Urzì contro il Carroccio
BOLZANO Il Trentino segue le dinamiche nazionali, in Alto Adige invece l’unità del centrodestra sembra distante ancora anni luce. Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia infatti si presentano alle elezioni separati.
«Presentarsi divisi nuoce al centrodestra ma soprattutto agli italiani perché andranno dispersi un sacco di voti» avverte il coordinatore di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì che quotidianamente rinfaccia alla Lega di aver tradito l’alleanza. «Non sappiamo nemmeno con quale programma si presentano alle elezioni, andando da soli faranno la fine del Pd che è stato totalmente soggiogato dalla Volkspartei» aggiunge Urzì. Sulla stessa linea anche la deputata di Forza Italia Michaela Biancofiore che pure si è battuta per ottenere una lista unitaria di tutto il centrodestra. «Cinque anni fa, quando la Lega era ai minimi storici noi l’abbiamo aiutata facendo una lista comune. E li sosteniamo anche in Trentino. Purtroppo non c’è reciprocità e a Bolzano hanno voluto a tutti i costi andare da soli» sottolinea Biancofiore. Le continue bordate non preoccupano più di tanto il commissario del Carroccio Massimo Bessone che difende la scelta di andare in solitaria. «A Trento c’è una legge elettorale diverse ed è possibile presentarsi in coalizione. A Bolzano no, avremo dovuto fare una lista unica. Ma, viste le esperienze del passato, abbiamo preferito correre da soliLa Lega non è un autobus dove si sale prima delle elezioni. Vogliamo eleggere militanti di provata fede leghista».
In Trentino, dove di fatto il «patto» esiste già, si lavora con un occhio puntato ai prossimi appuntamenti elettorali. Comunali di Trento del 2020 in primis. «Siamo convinti — spiega il coordinatore provinciale di Forza Italia Maurizio Perego — che l’unità del centrodestra porti alla vittoria. Non a caso, a livello provinciale abbiamo sostenuto questa alleanza con determinazione». Un’intesa che Perego definisce «naturale»: «Personalmente — prosegue il capolista azzurro — parto da una semplice verifica sul territorio: girando tra la gente è ormai chiaro che il nostro elettorato e quello della Lega sono in gran parte sovrapponibili. Ad avvicinarsi a noi e al Carroccio sono persone che pongono gli stessi problemi e chiedono le stesse risposte. Per questo parlo di alleanza naturale». Che, secondo Perego, dovrà essere replicata a tutti i livelli. In Trentino, ma anche nel resto d’Italia. «Per quanto riguarda la nostra provincia — ribadisce il coordinatore trentino — siamo pronti a presentarci uniti alle elezioni comunali di Trento, che si terranno tra un anno e mezzo. Ma allo stesso modo credo che questa esperienza vada sostenuta nelle amministrazioni del resto d’Italia». E a livello nazionale, dove la Lega governa con il Movimento 5 Stelle? «Confido — ammette il capolista di Forza Italia, avvicinandosi alle riflessioni di Silvio Berlusconi — che ci sia la volontà di stare insieme: del resto, è difficile pensare che partiti così simili stiano separati e non governino insieme. Sono convinto che prima o poi la Lega farà una scelta diversa rispetto a quella attuale».
Speranza, quest’ultima, che viene subito «spenta» da Maurizio Fugatti. «Il governo attuale — mette in chiaro il sottosegretario alla salute e candidato presidente della coalizione di centrodestra autonomista — durerà e quindi il problema non si pone, almeno per ora». Insomma, niente cambi di rotta per ora, secondo l’ex segretario del Carroccio. Che però concorda con Perego sul piano locale. «L’accordo unitario del centrodestra, qui, è già stato fatto e funziona già» conferma il candidato presidente. Pronto, come Perego, a proporre la coalizione unita alle comunali del 2020. Con un punto fermo: «I 5 Stelle? A livello locale nessun accordo».