DALLA PARTE DEL CITTADINO
POLITICA
Fatte le liste, al lavoro
«Les jeux sont faits, rien ne va plus». Con il deposito delle liste i partiti hanno concluso il proprio lavoro preliminare, chi tormentato, chi faticoso, chi accompagnato da fughe e tradimenti, chi da veri e propri atti di voltagabbanismo, mai visti in Trentino, almeno in eguale misura. Il 21 ottobre saranno gli elettori a dire la loro, con il voto.
L’Alleanza democratica sembra partire svantaggiata o almeno disorientata, avendo perso la componente autonomista, che ha scelto di andare da sola, per le ormai note vicende.
La maggior parte degli osservatori o dei commentatori è infatti convinta che il vento del sovranismo e del populismo stia soffiando impetuoso anche da noi, come avvenuto in occasione del voto del 4 marzo e dunque gli anticorpi creati dalla corretta gestione dell’Autonomia speciale, non hanno garantito alcuna valida barriera protettiva al Trentino.
Sta ora a Giorgio Tonini, candidato presidente dell’Alleanza, capovolgere questa previsione, con un lavoro paziente, diffuso, profondo e
convincente, volto a spiegare cosa il centro sinistra propone, oggi, per il Trentino di domani.
In questa situazione il Psi ha scelto di partecipare, in lista con il Pd del Trentino, puntando su Stefano Bosetti, medico e consigliere comunale di Trento. Faremo tutto il possibile per portare il nostro contributo. Non sarà semplice
o facile ma lo faremo. Alessandro Pietracci
Dipendenti pubblici
POLITICA/3
L’opportunità offerta dall’introduzione del reddito di cittadinanza dovrebbe essere prioritariamente utilizzata per operare un radicale cambio di passo nella pubblica
amministrazione. Infatti i dipendenti pubblici dichiarati inidonei per manifesta incapacità (non dimentichiamo che fino a qualche anno fa le raccomandazioni politiche permettevano di accedere a posti pubblici), palese mancanza di voglia di lavorare, reiterati momenti di conflittualità con l’utenza derivanti dal ruolo ricoperto ma soprattutto dal manifestarsi di disturbi di personalità dovrebbero portare al licenziamento di tali soggetti. Col reddito di cittadinanza tali soggetti sarebbero accompagnati all’età pensionabile. L’immagine di un nuovo corso della politica italiana sarebbe percepita dai cittadini-utenti ma soprattutto dalle istituzioni estere.
Antonio Bovenzi