Raiffeisen: «Al gruppo non c’è alternativa»
Von Leon: «Assemblee al via in ottobre». Patto di coesione, ieri Ccb ha incontrato le Rurali
BOLZANO «Non solo in Trentino il rapporto fra capogruppo e banche è di forte controllo. Anche in Alto Adige è così, l’abbiamo sempre detto. Ed è per questo che abbiamo cercato alternative. Ma ormai non si può più fare nulla: diamo per scontato che anche a Bolzano nascerà il gruppo, convocheremo le assemblee per partire pure noi in gennaio». Così Herbert Von Leon, presidente della Federazione Raiffeisen dell’Alto Adige, che ormai ha abbandonato le speranze di un disegno alternativo della riforma del credito cooperativo.
Ieri a Trento Cassa centrale banca ha incontrato i rappresentanti delle Casse rurali, per spiegare loro i contenuti del patto di coesione e i dettagli per convocare le assemblee straordinarie, dopo che Ccb avrà tenuto la sua il prossimo 4 ottobre, anche qui per avviare il gruppo il primo gennaio.
La capogruppo avrà poteri importanti: controllo sostanziale delle nomine dei consiglio di amministrazione delle banche, come pure dei direttori; poteri molto forti di indirizzo complessivo sul fronte dell’operatività, blindatura del patto di coesione stesso, che sarà molto difficile cambiare. «I testi si somigliano molto — fa sapere Von Leon — anche in Alto Adige non sarà per niente facile cambiare il patto di coesione». Ieri all’incontro di Trento ha partecipato anche la presidente di Federcoop Marina Mattarei, dopo la brutta pagina dell’uscita di Ccb dalla Federazione, nel tentativo di riallacciare i rapporti.