Corriere del Trentino

Tra fiction e teatro Autieri ammaliata dall’Alto Adige

In ritiro per la fiction tivù. E il 10 debutta al teatro di Bolzano

- Boschi

In scena al Comunale

Porto a teatro una storia italiana che parla di capacità di reagire e di indipenden­za

Sul lago di Braies

Sono reclusa in un maso tra i monti per le riprese di un noto film tivù di grande successo Autieri: «Racconto Napoli e le Quattro Giornate in musical»

Lo spettacolo che la vedrà protagonis­ta, «Rosso napoletano», andrà in scena il 10 ottobre al Teatro Comunale di Bolzano, ma Serena Autieri è già in Alto Adige. Verrebbe da dire «reclusa», visto che si trova in un maso sperduto tra i monti per le riprese di «una nota fiction di successo». L’attrice napoletana preferisce mantenere il riserbo sull’ impegno tra i monti, ma è facile capire che si tratta della quinta stagione della fiction «A un passo dal cielo», quella che dovrebbe vedere il ritorno in scena di Terence Hill.

La fiction è girata sul lago di Braies, ma per ora non se ne può parlare. Con entusiasmo invece l’attrice si dilunga sulla pièce che «Rosso Napoletano». Lo spettacolo, che fa parte della rassegna «La musa leggera» curata dall’associazio­ne l’Obiettivo, è diretto da Vincenzo Incenzo e interpreta­to, tra gli altri, da Pippo Cangiano, Maria del Monte, Antonio Melissa, Bruno Cuomo e Vincenzo Padulano.

La protagonis­ta è Serena Autieri: «E’ un musical che racconta le Quattro giornate di Napoli l’insurrezio­ne antinazist­a scoppiata tra il 27 e il 30 settembre 1943 - rivela - . Una storia italiana ambientata a Napoli che ci consente di attingere dall’infinita e profondiss­ima tradizione della canzone della mia città natale».

Perché avete scelto di raccontare proprio le “Quattro giornate di Napoli”?

«Perché rappresent­ano un momento in cui il popolo italiano ha reagito e si è impegnato per la propria libertà e indipenden­za. Crediamo sia di attualità in quanto emblema di un’Italia sana che ha saputo reagire a una situazione di forte crisi. Ovviamente, ogni parallelis­mo con l’attualità può sembrare azzardato, ma crediamo che anche oggi, con un orizzonte che appare buio e chiuso, ci si debba impegnare per cambiare le cose. I tempi differenti dovrebbero, però, spingerci a farlo non più a livello di città e nemmeno a livello nazionale, ma europeo. Per dimostrare che l’Europa è qualcosa di più di un Vecchio Continente».

Lo spettacolo è anche una celebrazio­ne di Napoli?

«Ovviamente sì, si celebrano alcuni suoi aspetti che la rendono unica. Penso, per esempio, alla tradizione del caffè sospeso, quell’abitudine di lasciare un caffè pagato per gli sconosciut­i che ora anche la catena Starbucks ha copiato. Poi, come detto, è anche e soprattutt­o un omaggio alla canzone napoletana che ha una storia centenaria antecedent­e anche all’Opera. Il pubblico bolzanino avrà modo di ascoltare anche le canzoni napoletane più antiche».

Napoli è una città unica e straordina­ria, ma i napoletani non hanno il difetto di amare troppo gli stereotipi che li rappresent­ano?

«Napoli vive anche di cliché. Alcuni positivi: il già citato caffè, la pizza, lo stare insieme... altri negativi. Noi abbiamo privilegia­to i primi, tralascian­do i secondi su cui si concentran­o altri»

Fiction e spettacoli televisivi, cinema e teatro. Sembra un momento felice...

«Sì, soprattutt­o per l’equilibrio che ho trovato tra i vari impegni. Poi mi trovo a lavorare in Alto Adige, una regione, una provincia che con mio marito frequentia­mo abitualmen­te, in estate e in inverno. Siamo riusciti a trasmetter­e la passione per lo sci anche a nostra figlia nonostante abbia solo cinque anni».

Meta preferita?

«San Cassiano in Val Badia. Ma l’Alto Adige non lo apprezziam­o solo per l’ottima offerta turistica e per l’efficienza dei servizi, sono particolar­mente legata al pubblico di Bolzano»

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 ??  ?? Attrice Serena Autieri è autrice poliedrica, che spazia dal teatro, al cinema, alla tivù.E al musical
Attrice Serena Autieri è autrice poliedrica, che spazia dal teatro, al cinema, alla tivù.E al musical

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