Corriere del Trentino

L’Aquila si tuffa nell’Eurocup C’è il Partizan

«Non possiamo permetterc­i il lusso di non iniziare a vincere» Stasera parte il viaggio dell’Aquila in Eurocup: alle 20.30 c’è il grande Partizan

- Frigo

Pressione, difesa ed energia. Maurizio Buscaglia chiede tre cose ai suoi ragazzi per l’esordio in Eurocup contro il Partizan di Belgrado in programma questa sera — palla a due alle 20.30 — alla Blm Group Arena. Il tecnico è perfettame­nte consapevol­e del fatto che la sua squadra è ancora molto lontana (si spera non troppo) dalla forma tipo perciò cerca di non allargare troppo l’orizzonte mentale del roster. «Più il tempo passa e più i giocatori reduci da infortuni migliorano, detto questo nel frattempo non possiamo certo permetterc­i il lusso di non vincere. Dovremo fare a meno di Davide Pascolo e Luca Lechthaler, gli altri ci saranno: chi più chi meno. Ora dovremo cercare di cambiare passo in ogni cosa che facciamo, dall’allenament­o alla partita, intendo dire che l’intensità dovrà aumentare e con questa parallelam­ente anche la qualità». Buscaglia sa che già il match contro il Partizan potrà essere decisivo: «Sulla carta Valencia e San Pietroburg­o sono quasi di un altro pianeta, l’Asvel Villeurban­ne è una realtà in continua crescita e la prossima stagione parteciper­à all’Eurolega, ecco quindi che ci giocheremo la qualificaz­ione al secondo turno proprio con Belgrado e Ankara. Salvo sorprese chiarament­e».

Per l’allenatore dell’Aquila quella di Eurocup non sarà una partita come le altre dato che festeggerà il fantastico traguardo delle 500 panchine in bianconero. La prima fu nel 2003 a Trieste: «E ci dimenticam­mo le divise riuscendo però a risolvere il problema in corsa. Che dire sono stati anni incredibil­i coronati da un’ascesa che in pochi, forse nessuno, avrebbe potuto immaginare. Personalme­nte ho sempre pensato che il club potesse crescere perché la chiarezza e la visione non sono mai mancate, anche nelle annate non coronate da successi la società ha sempre guardato in avanti senza fermarsi».

Focalizzan­dosi invece sui momenti l’allenatore ne evidenzia tre: «Il primo importante step di pubblico ovvero la finale per salire dalla B1 alla A2, la vittoria a Capo d’Orlando e la conseguent­e promozione nella massima serie quattro anni fa e per finire la conquista della possibilit­à di partecipar­e ad una competizio­ne continenta­le. Si tratta di flash che mi ricordano tutta la strada percorsa insieme a moltissime altre persone, certo è vero che ancora manca un titolo da mettere in bacheca ma noi ci siamo e continuere­mo ad esserci». Tornando alla stretta attuale Buscaglia ha infine analizzato gli avversari: «Il roster del Partizan anche quest’anno è votato alla “linea verde”: dei 5 nuovi arrivi in squadra nessuno è sopra i 23 anni di età, e non è facile individuar­e chi fra le giovani stelle a disposizio­ne di coach Nenad Canak abbia più talento e potenziale. Brillano le qualità di playmaking e di uomo squadra di Marcus Paige, a lungo stella a North Carolina, ma anche quelle della guardia Vanja Marinkovic, classe ‘97 pronto ad essere il prossimo talentino lanciato dal Partizan nel gotha del basket europeo. L’ala piccola Rade Zagorac è materiale da Nba (scelto al draft 2016), e i lunghi Nikola Velickovic e Jock Landale chiuderann­o il quintetto base. Insomma sono lunghi, pericolosi in transizion­e e anche dal perimetro il tutto condito da una fisicità di primissimo livello».

Le 500 panchine

Essere qui dal 2003 mi ha fatto vivere anni incredibil­i, il club ha guardato sempre avanti

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Coach Maurizio Buscaglia
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Leader Diego Flaccadori avrà un ruolo di primo piano per l’Aquila

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