Corriere del Trentino

Valdastico, il comitato rilancia il no

Protesta di 22 associazio­ni: sabato manifestaz­ione a Caldonazzo, il 10 incontro a Mattarello

- Marsilli

Riparte il fronte del «no» contro la Valdastico. Sabato si terrà una grande manifestaz­ione contro l’arteria, organizzat­a da 22 tra associazio­ni e Comuni. Gli oppositori sono pronti a interrogar­e i candidati presidente.

TRENTO Una grande manifestaz­ione per ribadire ancora una volta la decisa opposizion­e al progetto della Valdastico. Aaron Iemma, responsabi­le Wwf del Trentino, annuncia così l’iniziativa organizzat­a per sabato alle 14 sulla sponda sud del lago di Caldonazzo, invitando cittadini e associazio­ni a protestare contro un progetto che, complici le imminenti elezioni provincial­i, è tornato ad essere di grande attualità.

Molte sono le associazio­ni che hanno deciso di unirsi nella protesta tra le quali, oltre a Wwf Italia, compaiono Salviamo la Val d’Astico – No A31, No Valdastico Nord – Gruppo Valsugana, Associazio­ne per il Wwf Trentino, Legambient­e, Italia Nostra, Mountain Wilderness Italia, ma anche la Lav, la Lega Anti Caccia, Enpaa e la Lipu, per un totale di 22 realtà. È arrivata anche una concreta adesione dalle istituzion­i: i Comuni firmatari ad oggi sono Besenello, Altopiano della Vigolana, Nomi, Villa Lagarina, Caldonazzo, Volano e Calliano, ma gli organizzat­ori prevedono altre sottoscriz­ioni prima di sabato. Realtà molto diverse tra loro, ma ugualmente unite nella convinzion­e che il progetto dell’A31 sia dannoso per l’economia e per l’ambiente. Al Wwf è spettato dunque in compito di raccoglier­e e coordinare le diverse istanze, condensand­ole poi in un documento programmat­ico ufficiale che verrà consegnato, insieme a una serie di esplicite domande, a tutti i candidati presidente.

«Molti sono favorevoli al progetto, ma è davvero utile?» si interrogan­o retoricame­nte gli attivisti, che proseguono: «L’approccio puramente economico appare insufficie­nte e ignora valutazion­i sociali e ambientali che non sono legate al tracciato nello specifico. Spostare di alcune decine di metri il nastro d’asfalto non cambia le caratteris­tiche di un’opera inutile, dannosa e pericolosa». Un’opposizion­e decisa che non ammette deroghe. Tra i grandi interrogat­ivi ritornano gli aspetti dell’impatto ambientale, ma anche osservazio­ni più contingent­i. «Il tragico crollo del ponte Morandi di Genova ha riportato all’attenzione pubblica il tema della manutenzio­ne delle grandi opere. A ciò vanno aggiunti problemi dei costi di costruzion­e, del danno sociale che subiranno le valli che per anni saranno trasformat­e in cantieri. Le necessità di trasporto possono essere facilmente risolvibil­i con il potenziame­nto della linea

Azioni Ai candidati presidente saranno poste delle domande specifiche sull’opera

ferroviari­a: doppi binari e ampliament­o delle gallerie sulla tratta veneta e un importante incremento della frequenza dei treni sulla linea del Brennero».

Le domande in calce al documento indagano poi la posizione dei candidati non solo in merito allo specifico tema dell’A31, ma in generale sulle azioni della Società A4, rea di aver proseguito nel progetto nonostante l’assenza dell’assenso della Provincia di Trento e di essere ancora in gestione del tratto Brescia-Padova nonostante la scadenza della concession­e risalga a cinque anni fa. Ma la manifestaz­ione di sabato non sarà l’unica iniziativa sul territorio. Seguirà infatti un incontro pubblico il 10 a Mattarello, durante il quale verranno invitati alcuni esperti nell’ottica di stimolare l’informazio­ne e il dibattito.

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(Nardelli Rensi) SchieratiD­a sinistra Emanuele Curzel, Aaron Iemma, Ezio Viglietti e Annamaria Saloni

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