Bolzano, travolta da un tir Muore davanti alla figlia
La donna indiana, di 40 anni, è stata investita in piazza Vittoria
BOLZANO La figlia ha visto tutto ed è stata colta da malore. Ha visto la madre Henalata, che stava percorrendo in bici la rotonda tra via Diaz e Corso Libertà, finire all’improvviso sotto un camion che viaggiava accanto a lei.
Un secondo, e la madre è caduta dalla sella ed è stata travolta dalle due grandi ruote dell’asse centrale del camion: la donna non ha avuto scampo ed è morta sul colpo. A terra è rimasto il suo corpo senza vita, straziato dall’investimento: oltre alla figlia diciassettenne, che si trovava sul marciapiede a pochi metri di distanza, la terribile scena è stata vista anche da diverse persone che si trovavano alla fermata dell’autobus. Le grida dei testimoni hanno attirato l’attenzione dell’autista del camion, che fino a quel momento non si era accorto di nulla e che solo a quel punto ha fermato il mezzo pesante. Troppo tardi. La tragedia si era ormai compiuta, spezzando la vita di una donna indiana di quarant’anni, Henalata S. Basawapura, single madre di due figli. La donna era arrivata in Alto Adige solo da poche settimane, assieme ad un figlio maschio di 18 anni ed alla figlia diciassettenne. Il figlio si era iscritto alla scuola alberghiera Riz di Merano, mentre la figlia la scuola professionale provinciale per il commercio, turismo e servizi i figli, di 17 e di 18 anni, che la donna investita ieri a Bolzano lascia da soli. Henalata era giunta in Alto Adige, single, con i due figli per ricostruirsi una vita «Luigi Einaudi». La famiglia di origine indiana voleva costruirsi una vita in Alto Adige: erano arrivati da poco ed erano stati ospitati, inizialmente, al centro di accoglienza Casa Conte Forni, di via Renon a Bolzano. Poi, dopo la prassi di smistamento dei richiedenti asilo in Alto Adige, Henalata e i figli erano stati trasferiti in val di Funes, dove erano rimasti poco tempo. Per agevolare un migliore inserimento della famiglia nella realtà altoatesina la famiglia era stata da poco trasferita nel capoluogo nel centro di accoglienza per famiglie Maso Zeiler in vicolo Lageder. In questo modo i due figli avrebbero potuto raggiungere le rispettive scuole, a Bolzano e Merano, alle quali si erano appena iscritti. Il 25 settembre, avevano formalizzato davanti all’apposita commissione la loro domanda di asilo e erano in attesa di risposta. Sembra che Henalata avesse anche trovato una possibile occupazione e che si stesse organizzando bene per vivere in questa nuova realtà. Sogni e progetti spazzati via ieri alle 17. Gli agenti della polizia municipale, che hanno eseguito i rilievi hanno raccolto la testimonianza del camionista, un uomo di mezza età, sudtirolese, che lavora per la ditta di movimento terra Müller di Terlano. L’uomo ha detto di non aver visto la ciclista. Un camion ha spinto e investito Basawapura che viaggiava sulla sua bici in pieno centro Bolzano
A vedere la tragica scena la figlia di 17 anni