«Il diritto alla salute va garantito a tutti» Ianeselli preoccupato: «Clima pesante»
“Il diritto alla salute e l’accesso alle cure va garantito a tutti, a prescindere dalla loro condizione. È un principio che, affermato dalla nostra Costituzione, tutela il singolo e l’intera comunità e, per questo, andrebbe sempre tenuto ben presente. I fatti raccontati dal Corriere del Trentino dimostrano, purtroppo, che il rispetto di questo principio, almeno in quella precisa circostanza, è venuto meno. Un fatto preoccupante che ci colpisce profondamente».
Così il segretario generale della Cgil del Trentino, Franco Ianeselli, commenta l’episodio dell’immigrato denunciato da un medico del pronto soccorso perché clandestino. «Come nel caso del lavoratore immigrato minacciato dal suo datore di lavoro o della pastora Agitu si tratta di singoli casi, ma non possiamo non ammettere che questi singoli casi continuano ad emergere e, dunque, non possono lasciarci indifferenti — insiste Ianeselli —. Purtroppo sono il frutto di un clima reso pesante da una propaganda antistranieri portata avanti dall’attuale Governo». Ianeselli descrive un clima di insofferenza che si percepisce anche nei luoghi di lavoro. «Continuare ad alimentare la paura di una prossima invasione non facilita le cose — spiega — . Le politiche non si costruiscono assecondando gli umori, ma con l’obiettivo di tutelare tutte le persone a vantaggio dell’intera comunità».