Tanti ostacoli sulla strada della nuova in-house
Soci pubblici e privati, i passaggi ministeriali, la sede legale i punti di chiarire
TRENTO I passi fatti finora da Rossi e Kompatscher non bastano a sciogliere i nodi che, per il momento, mettono un punto di domanda accanto a BrennerCorridor spa. Passaggi cruciali mancano ancora, infatti, prima che la costituenda newco, che dovrebbe garantire a Trento e Bolzano la gestione dell’autostrada del Brennero per trent’anni, diventi realtà.
Per cominciare, Commissione Europea, Autorità di regolazione dei trasporti (Art), il Ministero delle infrastrutture e il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) devono ancora pronunciarsi sull’accordo fra Governo e enti locali.
Secondo punto, i soci privati. L’accordo prevede di affidare A22 alla gestione degli enti pubblici territoriali: Trento, Bolzano e gli altri tredici soci. Il 14% di Autobrennero, però, è ancora nelle mani di privati, che pongono Trento e Bolzano davanti a una scelta: o liquidarli prima del 30 novembre, data prevista per la sigla dell’accordo; oppure, e questa sembra essere la strada scelta, costituire una nuova società pubblica, BrennerCorridor appunto, così da avere le carte in regola per l’affidamento.
La terza questione riguarda i soci pubblici locali: le Province di Verona, Mantova, Modena e Reggio Emilia, i Comuni e le Camere di commercio di Trento, Bolzano, Verona, Mantova, l’Azienda consorziale trasporti di Reggio Emilia. Per aderire a BrennerCorridor, i tredici dovranno infatti non solo deliberare e mettere a bilancio il capitale per acquistare le relative quote azionarie. Senza di loro, BrennerCorridor non parte.
Infine, la newco non potrà nascere finché non sarà chiarito se la sua sede legale sarà a Trento o a Bolzano. Nonostante le rassicurazioni dei presidenti che il gettito fiscale sarà equamente diviso tra i capoluoghi, resta vero che ospitare la sede di una delle più grandi società italiane ha anche un valore simbolico e strategico. Bisognerà aspettare le elezioni per capire come le nuove giunte provinciali si posizioneranno sulla questione.