Giunta, Fugatti recupera Tonina
Oggi l’esecutivo. L’esponente Pt perde l’agricoltura ma avrà ambiente e urbanistica
Il braccio di ferro con Progetto Trentino sembra essersi risolto a favore del coriaceo alleato, Mario Tonina entrerà in giunta. L’esponente Pt avrà ambiente e urbanistica. Resta l’incognita su Giulia Zanotelli. Ma il governatore Maurizio Fugatti sembra sia pronto a indicare i nomi degli assessori. Il segretario della Lega Nord, Mirko Bisesti e Roberto Paccher si giocano il quarto assessorato leghista, Paccher potrebbe diventare presidente del consiglio.
TRENTO Maurizio Fugatti ha deciso di prendersi fino all’ultima ora utile per varare la sua giunta, la prima di centrodestra nella storia del Trentino. Se il braccio di ferro con Progetto Trentino sembra essersi risolto a favore del piccolo ma coriaceo alleato — Mario Tonina entrerà in giunta —, l’incognita su Giulia Zanotelli e sul suo collegio resta tale e, con essa, l’assegnazione di alcune «caselle».
Al di là dei nomi e delle questioni interne alla Lega, il nodo politico è il rapporto tra il Carroccio e i suoi alleati. L’elemento determinante delle ultime elezioni è stato il successo, anche in Trentino, della Lega di Salvini. Tuttavia, il 26% non avrebbe fatto vincere Fugatti. Per raggiungere la storica presidenza, l’ex segretario ha avuto bisogno di del 20% raggranellato dai «cespugli». Quale rapporto impostare? La risposta, per il segretario della Lega Mirko Bisesti, è comprensibilmente semplice: il minimo indispensabile. Di qui la richiesta di cinque assessori e della presidenza del consiglio. Per Fugatti, la risposta è più complessa. Il primo passaggio è stato indicare Rodolfo Borga, leader del primo alleato, vicepresidente e titolare della delega agli enti locali. Qui Bisesti si sarebbe fermato, cedendo magari la presidenza del consiglio. Progetto Trentino, però, ha reagito duramente: o entriamo in giunta, o usciamo dalla maggioranza. A uno degli ultimi incontri della scorsa settimana, Silvano Grisenti, per apparire più credibile, ha abbandonato la riunione. Il «niet» di Bisesti e degli alleati storici, come Claudio Cia, all’ingresso dell’ex consigliere dell’Upt si è dovuto ammorbidire. Ieri, Fugatti ha comunicato a Pt che Tonina ci sarà. Non all’agricoltura, però, e nemmeno ai lavori pubblici pare: «Sarebbe come assegnarli a Grisenti» ha commentato qualcuno. Più probabili le deleghe ad ambiente e urbanistica. È durata poco, quindi, anche l’ipotesi circolata di un tecnico di Pt, ossia lo stesso Marino Simoni. Il tecnico all’economia sarà Achille Spinelli, il commercialista di Fugatti, già indicato dalla Lega come revisore dei conti di Itea. Dentro Tonina, fuori resterebbe Walter Kaswalder, che però si accontenterebbe del ruolo di presidente del consiglio regionale, magari con il sogno di rappresentare la staffetta italiana per la presidenza della giunta regionale.
Quanto a Zanotelli (o Cattoi), Fugatti attenderà fino all’ultimo per capire se da Roma può arrivare il via libera all’election day con le europee e se pertanto potrà averla in giunta, magari ad occuparsi di agricoltura, senza produrre una doppia elezione. Roberto Failoni (Lega) resta sul turismo, Stefania Segnana (Lega) su sanità e welfare. A Bisesti, o a Roberto Paccher, il quarto assessorato leghista. Se, come pare più probabile, sarà il segretario a spuntarla (conoscenza, immigrazione e sicurezza i suoi desiderata), Paccher potrebbe diventare presidente del consiglio.
In ogni caso, oggi scadono i termini di legge per le nomine. Entro sera, si conoscerà la prossima giunta.
Autonomisti popolari Per Kaswalder si profila la presidenza del consiglio regionale e il sogno della staffetta