Tre piccole promesse Il sogno: le Olimpiadi
Hanno già debuttato ai nazionali, si allenano su tatami da quando avevano pochi anni, sono cintura marrone, e tutti e tre hanno un grande sogno: le Olimpiadi.
Matilde Capitanio, 12 anni, punta ancora più in alto. «Voglio entrare nelle forze armate come atleta» spiega. Ha gli occhi azzurrissimi, i capelli biondi, il viso candidato. Sembra una silfide, ma sul tatami si trasforma. Ha carattere e grinta da vendere Matilde. «Ho iniziato quando avevo nove anni, ma sono entrata in palestra quando avevo sei mesi perché mio papà insegna e mi ha sempre portata fin da quando ero piccola — racconta — la cosa che mi piace di più del Karate è il Kumite e soprattutto l’inizio dell’incontro quando i due avversari si stringono la mano». Poi aggiunge: «Credo che questo sport sia importante per lo sviluppo fisico e mentale, serve anche tanta precisione ed è molto impegnativo. Vengo tre volte in settimana, poi ci sono le gare quasi ogni fine settimana. Ma non mi pesa».
Melissa Verdone è specializzata nel Kata, per lei il Karate non è solo uno sport, ma è un po’ tutta la sua vira. Capelli lunghi scuri, il sorriso un po’ timido, Melissa riesce a trasmettere passione, precisione e forza. «L’arte marziale ci insegna ad essere forti e non mollare mai» spiega. Dodici anni, Melissa aveva iniziato quando ne aveva sette. «Mi piace tutto del Karate — sorride, con una spontaneità disarmante — il mio sogno è quello di andare alle Olimpiadi». «Pratico questo sport da nove anni, mio papà mi aveva portato a vedere e a me è piaciuto subito, così ho deciso di iniziare». Gabriel Piemonte ha 13 anni e si allena sul tatami da quando ne aveva solo quattro, sembra un po’ timido, ma ha già debuttato ai nazionali a fine ottobre a Ostia per il 24° Campionato italiano di Kumite. Con lui c’era anche Matilde, mentre Melissa ha disputato i campionati a inizio ottobre. Una prima esperienza ed è solo l’inizio. «Vorrei arrivare a livelli alti» confessa sorridendo. «Credo che lo sport aiuti a crescere». Poi c’è la passione. Guantoni, Karategi, Gabriel ha un carattere esplosivo e sul tatami riesce a esprimere le sue forze e incanalare le energie.
I genitori Disciplina che insegna l’equilibrio. Importante anche l’autodifesa