Pucci e l’in...tolleranza per arrivare sani a sera
Sabato al Palalevico lo spettacolo del cabarettista
Tutta la travolgente vis
comica di Andrea Baccan, in arte Pucci, in arrivo sabato al Palalevico di Levico Terme (ore 21). In...tolleranza 2.Zero è lo spettacolo del cabarettista, ospite dell’evento organizzato da Fiabamusic. Volto televisivo tra i più popolari con partecipazioni a trasmissioni come «La sai l’ultima?», «Colorado» e «Quelli che il calcio», Pucci ha sviluppato un modo di fare satira basato sul ritmo incalzante e il coinvolgimento del pubblico. Nel suo ultimo spettacolo punta il dito sulla frenesia dei nostri tempi, evitando la politica, ma prendendo spunto dall’attualità quotidiana e ironizzando sull’età che avanza di un cinquantenne alle prese con figli che crescono in modo sempre più dispendioso. Andrea Pucci sfonda le assurde porte che bisogna superare ogni giorno per tornare a casa sani e salvi a colpi di una «in…tolleranza» dalla comicità energica e devastante. Lo spettacolo è quasi sold out e gli ultimi biglietto sono disponibili online sul circuito Ticketone.
Lei si divide tra tv e teatro, come entra in empatia con un pubblico così diverso?
«Si tratta di due discipline diverse, non facili da spiegare né da fare. Io mi sento più predisposto al teatro per formazione ma negli anni ho imparato anche i ritmi televisivi. A teatro puoi spiegare indubbiamente di più attraverso i monologhi e il contatto visivo col pubblico, mentre in televisione è necessario mantenere un grado di leggerezza più alto».
Questo spettacolo è l’evoluzione di In tolleranza...zero: come è cambiato?
«Lo spettacolo cambia in funzione dell’attualità, nel senso che c’è un format prestabilito ma pronto a essere modificato in base a quello che succede anche il giorno prima. Mi documento sui posti in cui mi esibisco e anche il viaggio può essere fonte di ispirazione per essere messo
in scena».
Quanto incide la presenza della Zurawski Live Band?
«Quello del gruppo musicale alle spalle è un aspetto teatrale importante che mi permette di mettere in rilievo le mie qualità canore. Onestamente, non sono eccelse ma così posso proporre quelle canzoni dei miei tempi che a volte mi offrono lo spunto per un monologo o uno sketch».
In Trentino nel 2017 ha fatto registrare due volte il tutto esaurito: ha qualche ricordo legato al pubblico?
«Il pubblico trentino mi accoglie sempre con grande affetto e non è un mistero che io abbia un debole per la vostra regione. È sempre un piacere tornare dalle vostre parti e le ragioni sono molteplici: dai paesaggi alla gastronomia».
Tra le sue passioni c’è il calcio, trova lo spazio per inserirlo anche in questo spettacolo?
«No, il calcio è sfiorato solo in minima parte. Non voglio influenzare troppo con le mie opinioni personali: preferisco esprimerle nelle trasmissioni ad hoc. Nella mia vita privata il calcio è sicuramente importante, per l’Inter ho una passione che dura da tanti anni e oscilla dall’amore incondizionato per la vittoria al tradimento per la sconfitta».
Ho un debole per il Trentino, il pubblico mi accoglie sempre con calore
Lo show ha un format fisso che varia a seconda delle notizie del giorno