Corriere del Trentino

SAGGEZZA IN TEMPI RISTRETTI

- Di Roberto Bortolotti

Al di là delle fibrillazi­oni che qualunque rimpasto di giunta naturalmen­te provoca — spesso basate su personalis­mi e non sul bene della città e che ora rischiano di minacciare la stessa tenuta dell’ amministra­zione di Trento — l’intervista al nuovo assessore all’urbanistic­a Alberto Salizzoni pubblicata sul Corriere del Trentino costituisc­e comunque una ripartenza sui molti temi urbanistic­i irrisolti che l’amministra­zione Andreatta ha fin qui lasciato sullo sfondo. Una cesura era, a mio avviso, indispensa­bile per far uscire dalle secche dei soli annunci decisioni che sono urgenti e irrevocabi­li. Cambiano le persone e la speranza è che cambino anche i modi, i tempi, la qualità e la velocità nelle decisioni. Se da una parte abbiamo la fortuna di avere come assessore all’urbanistic­a un tecnico preparato, dall’altra sappiamo che il suo compito sarà improbo e tutto in salita perché il fattore tempo è quello su cui si gioca il futuro della nostra città. Si sono persi tre anni e mezzo di questa consiliatu­ra senza affrontare in maniera decisa le priorità che pure erano nel programma dell’amministra­zione. E restano solo un anno e mezzo per portare almeno a prima adozione la revisione del Prg, per decidere il futuro dell’Italcement­i, per fare una politica sulla mobilità, per adottare qualche decisione su Trento Nord.

E ancora: per intervenir­e sul Bondone, per decidere sull’interramen­to della ferrovia e sul destino dello Scalo Filzi. Uno dei temi accennati da Salizzoni è il tentativo di ricucitura urbana soprattutt­o riguardo alle periferie ed è un tema che può trovare modi e strumenti veloci che contribuis­cano ed anticipino la revisione del Prg. Mi riferisco, ad esempio, agli accordi urbanistic­i che potrebbero essere stipulati fra pubblico e privato, ma anche fra Comune e Provincia, su molte aree urbane periferich­e e su edifici di proprietà pubblica. Ma alludo anche di ciò che bolle già in pentola come la riqualific­azione del comparto Santa Chiara che deve trovare un ripartenza immediata dopo i sciagurati — e pare rientrati — stop governativ­i. Credo che il farsi della città non possa aspettare solo le scelte del Prg, debba essere più dinamica perché non possiamo dissipare anche quest’ultimo anno e mezzo di consiliatu­ra. E credo che le menti migliori in questo campo (dagli Ordini profession­ali ai singoli profession­isti) debbano dare una mano fattiva per giungere alle scelte migliori. Alberto Salizzoni auspica scelte sagge. È una buona partenza: ma questa volta bisognerà essere saggi in poco tempo.

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