Alcol, a rischio il 25% dei trentini
Primo bicchiere a 12 anni. Pellegrini: «In aumento tra le donne»
TRENTO Il consumo ad alto rischio di alcol in Trentino ha numeri rilevanti: il 25% della popolazione ne abusa. «Manca la percezione, e la consapevolezza di questo problema — spiega Luigino Pellegrini, coordinatore del centro alcologia che fa capo al servizio sanitario —. L’alcol è una droga a tutti gli effetti». Gli ambiti in cui l’alcol può interferire con una «vita normale» sono diversi: da un punto di vista fisico può causare malattie, può dar problemi di relazioni, influisce sugli aspetti psicologici della persona, interferisce sui rapporti familiari e lavorativi.
«L’evento di Folgaria che ha avuto come protagonista una persona con problemi di alcol — dice ancora Pellegrini — è l’aspetto più grave del coinvolgimento dell’ambito familiare, ma spesso le problematiche familiari rimangono nascoste e sono sottovalutate. Per questo a livello di comunità e servizi dobbiamo stimolare l’autoconsapevolezza del problema». Rispetto agli anni ’70 la situazione è comunque migliorata, il consumo è sceso da 13 litri di alcol pure l’anno per persona a 9 litri «ma rimaniamo tra i maggiori consumatori al mondo — prosegue Pellegrini — negli ultimi anni abbiamo riscontrato un aumento di consumo tra i giovani e le donne. Se prima si iniziava a bere verso i 16-18 anni, oggi l’età è scesa fin anche ai 12 anni. Nelle donne è stato riscontrato un effetto omologazione con gli uomini che sarebbe stato meglio evitare». Colpa di quella che viene definita «un’abitudine consolidata storica, dovuta anche a interessi economici rilevanti. Le persone con problemi di alcol ci sono e sono ancora troppe» evidenzia Pellegrini. Eppure il 35% dei trentini non beve, il 65% beve vino ogni tanto, in mezzo c’è però quel consumo ad alto rischio che se non sfocia in tragedia rimane nascosto tra le mura di casa, nella solitudine, nella vergogna. «L’alcol è un cancerogeno di prima classe — conclude Pellegrini — ma per conflitti di interesse i cittadini non sono debitamente informati e prendono con leggerezza il suo consumo».