«Da soli non potevamo andare avanti»
Dorigoni spiega l’accordo con Porsche. «Protetti i 167 dipendenti»
TRENTO Ha resistito al «cambiamento epocale» che sta attraversando il mondo dell’automobile, ha tenuto la sua azienda «solida» e ha chiuso il fatturato 2017 con 130 milioni di euro, ma «da soli è difficile andare avanti in questo comparto. Altri hanno già chiuso». Così la scelta di vendere — o meglio — lanciare la sua concessionaria Dorigoni di Trento nella galassia operativa di Porsche Holding Salzburg, attraverso la controllata al 100% Eurocar Italia, è stata «la migliore che potessi prendere». L’ad Paolo Dorigoni dice di aver portato «in un porto più sicuro» i suoi 167 collaboratori che continueranno a lavorare per lo storico marchio, ma l’operatività sarà europea.
Porsche Holding Salzburg è la più grande concessionaria d’Europa con 23 miliardi di fatturato e, come spiega il direttore generale di Eurocar Italia, Matthias Moser, «con l’acquisizione Eurocar Italia intende raggiungere nel 2019 l’obiettivo delle 28mila vetture nuove e il miliardo di euro di fatturato, con 23 concessionarie e un organico di oltre mille collaboratori. Perché Volkswagen entra nel retail in Italia? Perché è un mercato molto interessante, con 2 milioni di immatricolazioni nel 2018; in forte crescita, con grande parco circolante e interessanti opportunità per il post-vendita». Con il prossimo due gennaio la concessionaria entra in Eurocar, ma continuerà ad operare con il tradizionale marchio. L’attività verrà pure rafforzata con l’apertura nel 2019 di un nuovo immobile in via Brennero, che ospiterà quell’usato «fresco» che tanto sta facendo bene sul mercato.
«Dorigoni è sul mercato da 72 anni — spiega il suo ad — è una realtà aziendale solida e ben radicata sul territorio dal punto di vista commerciale, con un’autonomia economica e finanziaria. La rapida evoluzione del mercato automotive, che subirà ancora una forte accelerazione, ci aveva già spinti a sviluppare una strategia con l’obiettivo di rafforzarci