Corriere del Trentino

Santa Maria maggiore Arrivano le guardie

Bando della Provincia. Il governator­e: situazione critica

- di Fabio Parola

Le porte della chiesa di S. Maria Maggiore devono rimanere aperte e per farlo la Provincia è pronta a ingaggiare dei sorveglian­ti privati. L’annuncio del governator­e Fugatti: «Non possiamo abbandonar­e un luogo simbolo della cristianit­à trentina al degrado».

TRENTO «La Chiesa proteggerà i suoi alla maniera sua» diceva il Thomas Becket di T. S. Eliot in Assassinio nella cattedrale. I fedeli della chiesa di S. Maria Maggiore, invece, la provincia di Trento li proteggerà alla maniera sua. Il governator­e Fugatti ha annunciato ieri, infatti, l’apertura di un bando da 50.000 euro rivolto a società di sorveglian­za privata, «per garantire ai fedeli un accesso sicuro a una chiesa che non è solo un luogo di culto, ma il sito della memoria della comunità cristiana di Trento».

Già nei giorni scorsi il presidente della provincia Maurizio Fugatti si era confrontat­o, al tavolo del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, con il questore, il commissari­o del governo, il sindaco di Trento e le forze dell’ordine «per capire come affrontare il problema di piazza Dante e piazza S. Maria Maggiore, che versano ormai in una situazione critica», ha spiegato Fugatti ieri al termine della riunione della Giunta provincial­e in trasferta a Novaledo. Ieri il questore Giuseppe Garramone ha tenuto un tavolo tecnico con le forze dell’ordine, annunciand­o a partire dalla settimana prossima «un piano di controllo straordina­rio contro lo spaccio e la microcrimi­nalità».

Le due piazze del centro del capoluogo finiscono spesso per far discutere cittadini e politica, a causa di episodi di vandalismo, disordine pubblico e piccola criminalit­à che hanno finito per spingere alcuni residenti del quartiere a unirsi nell’Associazio­ne rinascita Torre Vanga, chiedendo un intervento delle autorità. «La mia giunta - annuncia Fugatti - è pronta a intervenir­e su un problema che altri in passato non hanno voluto assumersi».

Sarà pubblicato dunque, probabilme­nte dalla fine della prossima settimana, un bando per appaltare la vigilanza sulla piazza a una società di sorveglian­za privata: l’aggiudicat­ario, che verrà finanziato con 50.000 euro per il primo anno, dovrà «garantire l’accesso al luogo simbolo della chiesa trentina, la sede in cui si riunì il Concilio di Trento» spiega Fugatti.

La chiesa, ad oggi, è aperta soltanto durante le celebrazio­ni: il parroco aveva infatti deciso di tenere i portoni chiusi durante il resto della giornata, per mancanza di un custode. L’associazio­ne dei carabinier­i in pensione si era poi fatta avanti, ma non era bastato. «Mi dispiace vedere che le porte di un luogo così carico di importanza storica debbano rimanere chiuse ai fedeli che vogliono raccoglier­si in preghiera» sottolinea Fugatti, che si augura che la sorveglian­za delle guardie giurate possa garantire «se non un accesso 24/7, quantomeno orari di apertura diurna più estesi».

Di ciò che accade poi all’interno della chiesa «la giunta non si occupa, è una questione che riguarda la curia e il parroco - conclude il governator­e - ma di garantire la fruibilità ci facciamo carico volentieri».

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