Tir inquinanti e sistemi truccati: 10.000 euro di multe
Capoluogo, controlli del nucleo autotrasporto della polizia locale: 21 verifiche, 31 sanzioni
TRENTO Trentuno multe per un totale di oltre 10.000 euro. È questo l’esito dei controlli effettuati dal nucleo autotrasporto del comando della polizia locale di Trento-monte Bondone, istituito a metà novembre proprio per svolgere verifiche sul trasporto di merci e persone, in modo da aumentare la sicurezza stradale e garantire la corretta concorrenza tra autotrasportatori.
Nel dettaglio, sulle principali arterie stradali comprese nel territorio comunale, nei primi giorni di attività del Nat sono stati controllati 21 veicoli (7 italiani e 14 esteri) e notificate 31 violazioni ai conducenti e alle ditte proprietarie dei veicoli o titolari delle licenze di autotrasporto, per importi complessivi superiori a 1o.ooo euro.
Nel mirino, irregolarità legate all’inquinamento, al trasporto di merci pericolose e all’alterazione del cronotachigrafo. In particolare, il 22 novembre è stata accertata, su un trattore stradale di nazionalità bulgara, la manomissione del sistema AdBlue con alterazione della centralina di controllo delle sostanze inquinanti. La manomissione del sistema ha lo scopo di risparmiare sui costi, senza compromettere le prestazioni del camion, ma scaricando in atmosfera quantitativi importanti di sostanze inquinanti. Per ingannare il sistema elettronico di controllo installato sui veicoli, sono stati inventati degli impianti, chiamati emulatori, con centraline parallele che sovrascrivono il sistema Adblue istantaneamente, fermando l’utilizzo del liquido AdBlue e disattivando i sensori. L’impianto è stato trovato dagli agenti all’interno del vano portafusibili occultato all’interno della matassa di fili elettrici e, come accertato presso l’officina tecnica, risultava attivo e funzionante.
Sempre lo scorso 22 novembre, nell’ambito dei controlli effettuati nella galleria di Martignano, è stato accertato il transito di un veicolo sloveno, che trasportava merce pericolosa, nonostante il divieto assoluto per tali mezzi di percorrere il tratto di strada in galleria. Ancora, lo scorso 13 novembre su un veicolo italiano è stata accertata l’alterazione del cronotachigrafo mediante l’uso di calamita sul bulbo di rilevazione, al fine di modificare la registrazione dell’attività di guida. La calamita è stata sequestrata e il conducente sanzionato. Sempre il 13 novembre, su un veicolo italiano, è stata accertata l’assenza dei sigilli di protezione del cronotachigrafo.