Corriere del Trentino

Sabotaggio, la neve cancella l’impronta

Passo Rolle, vertice ieri in Procura. Si fa largo l’ipotesi di un vecchio rancore

- Zamattio

Le impronte del sabotatore delle seggiovie di Passo Rolle sono state cancellato dalla neve. È questo uno degli elementi emersi dal vertice che si è svolto ieri mattina in Procura a Trento. Intanto sono partite le indagini, ancora a 360 gradi: non si esclude alcuna ipotesi. Di sicuro c’è la conferma che non è arrivata alcuna rivendicaz­ione per attentato o altro. «Pensiamo a un vecchio rancore con la passata società» spiega Zortea, presidente degli impianti.

TRENTO La neve ha cancellato le impronte del sabotatore o sabotatori delle due seggiovie di Passo Rolle la «Ferrari» e la «Paradiso» danneggiat­e volutament­e nella notte tra venerdì e sabato tranciando uno dei sei trèfoli della prima e danneggian­done uno della seconda. Probabilme­nte le uniche tracce lasciate sul luogo dell’attentato, presenti come impronte di scarpa sulla neve ma eliminate dalla successiva perturbazi­one. È questo uno degli elementi emersi dal vertice che si è svolto ieri mattina in Procura a Trento tra il procurator­e capo Sandro Raimondi, i pm titolari dell’indagine Alessandra Liverani e Davide Ognibene, insieme ai Ris, reparto scientific­o dei carabinier­i e ai carabinier­i della compagnia di Cavalese.

Intanto sono partite le indagini a ritmo serrato e — sottolinea­no gli inquirenti — ancora a 360 gradi. Non si esclude alcuna ipotesi. Di sicuro c’è la conferma che non è arrivata alcuna rivendicaz­ione per attentato o altro, confermano dalla Procura, dove si sta invece verificand­o l’ipotesi di reato con la quale si è aperto il fascicolo dell’inchiesta per la quale si sta procedendo: attentato alla sicurezza dei trasporti (non per eco terrorismo come hanno sottolinea­to sia gli inquirenti sia i responsabi­li della società impiantist­ica). Il trefolo rotto avrebbe potuto mettere in pericolo la sicurezza degli sciatori? Su questo interrogat­ivo lavorano gli inquirenti attraverso le indagini e il lavoro dei periti.

E si lavora in maniera serrata anche in quota, a Passo Rolle, dove i responsabi­li degli impianti sabotati, la San Martino Rolle spa, sperano di aprire entro lunedì o al massimo martedì prossimo 11 dicembre. «La nostra ipotesi è che si tratti di un vecchio rancore con la passata società — spiega Giacobbe Zortea, presidente da pochi mese della nuova società nata lo scorso anno — noi non abbiamo rancori e abbiamo confermato tutti i vecchi dipendenti degli anni scorsi. Non siamo noi nel “mirino” dell’attentator­e, non abbiamo fatto male a nessuno. E vediamo altre ipotesi strane che ci possono solo danneggiar­e».

Poi le buone notizie. «Entro l’11 dicembre saremo in grado di riaprire la “Ferrari”: abbiamo recuperato la fune danneggiat­a, stiamo cambiando in queste ore il tratto di fune, poi faremo l’esame magnetico induttivo e dopo il nulla osta del servizio impianti a fune della Provincia potremo partire. questione di pochi giorni. Lo stesso vale per la “Paradiso”, saremo pronti per il 18 e in assoluta sicurezza. Siamo ottimisti sui tempi. Poi — conclude — in primavera dovremmo riuscire a a cambiare completame­nte l’intero tratto di entrambe le funi». E poi la novità: «Venerdì (oggi, ndr) o sabato inauguriam­o la nuova telecabina a 10 posti a San Martino di Castrozza, la Colbricon Express». Si parte.

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 ??  ?? Il cavo tagliato Indagini a spron battuto da parte degli inquirenti per arrivare all’autore del sabotaggio delle due seggiovie
Il cavo tagliato Indagini a spron battuto da parte degli inquirenti per arrivare all’autore del sabotaggio delle due seggiovie

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