Due trentini sfidano l’Alaska: rischio Grizzly
I due trentini percorreranno 1300 km lungo le vie dell’oro dell’800. I rischi? I grizzly e il freddo
I trentini Maurizio Belli e Fulvio Giovannini sfidano l’Alaska: percorreranno 1.300 chilometri lungo le vie dell’oro dell’Ottocento. I rischi? Il freddo, ma soprattutto gli orsi Grizzly.
TRENTO Muoveranno i primi passi verso Anchorage all’inizio del mese di febbraio, Maurizio Belli e Fulvio Giovannini, i due trentini che negli anni passati si sono specializzati nell’esplorazione del Nordamerica, tornando così sui passi di alcuni conterranei emigrati a fine Ottocento dalla nostra provincia per andare alla ricerca dell’oro durante il temibile inverno polare. Il progetto prende il nome di «Alaska 2018/2019 Ski Walking Winter Expedition» ed è stato presentato ieri mattina a Palazzo Geremia, alla presenza del sindaco Alessandro Andreatta e di tanti professori universitari e collaboratori.
L’organizzazione di una spedizione di questo tipo, che consiste nel percorrere a piedi, prima sulle acque ghiacciate di un fiume e poi sul terreno gelato, 1.300 chilometri compresi fra Fort Yukon ed Anchorage, in modo da concludere la traversata di Canada e Alaska da Sud a Ovest e da Sud a Nord, cominciata nelle altre quattro datate 1993, 1997, 2011 e 2014, è possibile solo grazie al supporto economico di numerose aziende trentine e alla collaborazione di staff altamente specializzati. Per questo stanno lavorando a fianco di Maurizio e Fulvio esperti del calibro del nutrizionista trentino Michele Pizzinini, di Aldo Savoldelli, responsabile dell’area ricerca del Cerism di Rovereto, Maurizio Fauri del Dipartimento di ingegneria civile ambientale e meccanica dell’Università di Trento, Stefano Rossi del Dipartimento di ingegneria industriale dell’Università di Trento, e Paolo Bouquet, delegato per lo sport dell’Università di Trento.
Ciascuno, come hanno spiegato sempre ieri, ha portato in dote le proprie competenze e quelle dei ragazzi che stanno studiando nelle loro facoltà al fine di progettare gli strumenti che daranno alla spedizione energia elettrica, due avveniristiche slitte che possono essere dotate di ruote, e gli strumenti per comunicare in maniera efficace sul web
Alla presentazione di ieri è intervenuto anche il giornalista della sede Rai di Trento Gabriele Carletti, che ha accompagnato Maurizio e Fulvio in Alaska l’estate scorsa al fine di realizzare un dettagliatissimo reportage dedicato alle loro avventure del passato e anche a quelle del futuro prossimo, andato in onda all’interno del magazine «Tg2 Dossier» trasmesso nello scorso ottobre.
Infine Manuel Pisetta, uno dei titolari di Porfido Trentino, ha spiegato per quale motivo la sua azienda ha deciso di supportare la spedizione, e Marco Zeni, presidente di Almac, l’associazione trentina che si dedica ai cardiopatici, ha illustrato l’iniziativa di solidarietà lanciata insieme ad «Alaska 2018/2019 Ski Walking Winter Expedition».
Il tragitto di questa spedizione di Maurizio Belli e Fulvio Giovannini, abbinato all’itinerario percorso in mountain bike nel 1993, permette di completare la traversata integrale dell’Alaska da sud a nord collegando così l’Oceano Pacifico e il Golfo dell’Alaska al Mar Glaciale Artico nel Mare di Beaufort. Tra i rischi da affrontare gli orsi Grizzly il vento e il freddo fino a -50°.